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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

L'amministrazione fa gli auguri, Dosi: «L’ex questore Rosato mi aiuterà sulla sicurezza»

Tradizionale scambio di auguri natalizi tra l'Amministrazione del sindaco Dosi e i giornalisti. Il primo cittadino: «Nel 2015 apriremo un collegamento tra viale Malta e via XXIV Maggio. Sulla sicurezza c'è stata una reazione. Dovremo tagliare 5-7 milioni di euro sulla parte di bilancio non vincolata»

Il sindaco Paolo Dosi, insieme agli assessori e all’ufficio stampa del Comune di Piacenza, ha incontrato la stampa locale per scambiare gli auguri di natale, fare un bilancio dell’anno che sta volgendo al termine, e illustrare i propositi per il 2015. Il sindaco ha evidenziato come due avvenimenti del mese di gennaio 2014, abbiano contrassegnato l’attività dell’Amministrazione. «È un appuntamento tradizionale – ha esordito il primo cittadino - per fare gli auguri ma anche per fare un breve bilancio. Nel gennaio di quest’anno ci sono stati due episodi significativi: da lì in poi ogni giorno è stato una gara ad ostacoli, abbiamo sempre difficoltà nuove sul cammino. A gennaio abbiamo aperto il nuovo mercato ortofrutticolo. La sede ha avviato una riflessione su quello che è stato il percorso di trattative con il Demanio per il piano di caricamento, poi abbiamo discusso le linee guida su Borgo Faxhall – rimasta sospesa per tantissimi anni – e il riutilizzo delle aree strategiche della città. Non ci sono più “chimere” da inseguire ma date certe, ci sono contenitori che potrebbero cambiare volto alla città. Questi sono passaggi di grande interesse e di grande crescita potenziale.

L’altro episodio significativo è stato l’episodio di violenza in via Pozzo del 1° gennaio: siamo intervenuti sulla chiusura di un locale che generava allarme. Il tema emergenziale della sicurezza, da lì in poi ha cambiato un po’ volto. Non sono diminuiti gli episodi di insicurezza – comunque a livello di statistiche sono aumentati anche a livello nazionale – c’è stata una reazione. Il progetto più importante messo in campo è stato Porta Galera 3.0. Quei due episodi hanno un po’ cambiato le cose, provocato una reazione che ci ha fatto ben sperare.

Sapere che siamo in un clima negativo e avere la prospettiva di recuperare una scuola come l’asilo nido Vaiarini – a cui si aggiungerà nel 2016 l’asilo internazionale – fa ben sperare. Abbiamo condiviso con la giunta in modo partecipe il percorso, utilizzando linee guida di partecipazione. Abbiamo cercato di fare della partecipazione il nostro stile di lavoro, a ogni assessore è stato chiesto di essere sempre disponibile a contattare anche i singoli cittadini quando si verificano difficoltà. L’Amministrazione è presente quotidianamente, non sfugge e si rende disponibile. Abbiamo investito molto con passione su questo, non era un interesse scontato.

Ci troviamo a dover discutere di beni primari: servizio idrico, gestione rifiuti, trasporto pubblico. Oggi è ancora più urgente il tema dell’accoglienza ai profughi. Tutti temi senza precedenti e a cui non possiamo rispondere solo noi come capoluogo. Il territorio provinciale deve essere interessato a questi temi, non si può pensare di andare avanti da soli.  Quest’anno abbiamo perso qualcosa, fatto scelte dolorose, ad esempio sul verde pubblico. Ma non vogliamo andare a incidere sui servizi per la persona. La cultura può essere considerato un tema marginale vista l’emergenza, ma comunque abbiamo investito: sono orgoglioso del lavoro fatto sulla Fondazione Teatri. Urban Hub sarà inoltre un contenitore dedicato a giovani imprenditori creativi su cui investiremo per dare delle possibilità a realtà del territorio.

Il Psc è stato un atto condiviso, anche dai sindacati, su cui vorremmo costruire un’idea di sviluppo per la città. Sapevamo di non avere le risorse in questo mandato per battezzare un progetto simbolo di grande portata, però ci siamo presi l’impegno di sbloccare le pratiche impantanate da anni. Borgo Faxhall era la più importante: mi auguro che nel giro di un paio d’anni si possano vedere esiti. L’altra è il Polo del Ferro: venerdì prossimo inaugureremo lo svincolo della tangenziale sud che orienterà verso il polo, per agevolare le entrate e le uscite da quella zona. Siamo consapevoli della difficoltà del futuro, ma abbiamo le ragioni per sperare e investire e avere più fiducia nella nostra comunità piacentina».

Il sindaco, stimolato dalle domande di direttori e giornalisti, è tornato sul tema Expo. «Noi ci stiamo preoccupando di rendere ricettiva Piacenza, facendo investimenti ad esempio sui teatri. Contiamo molto sul nostro spazio in piazzetta. C’è ora qualche comprensibile difficoltà, nella fase in cui stiamo entrando nel merito specifico. Ai primi di marzo avremo il nuovo comandante della municipale, lo sceglieremo in base alla sua capacità di organizzare un servizio delicato e sottodimensionato. Arriveranno altri 5 agenti nel 2015, altri 5 nel 2016.  Ho chiesto all’ex questore Michele Rosato di darmi una mano, le telecamere trasmettono sicurezza, ma ci vogliono persone qualificate per le strade. La delega alla sicurezza la conserva il sindaco, dopo di che mi posso avvalere per consultarmi e relazionarmi con confronti costruttivi e complementari. Rosato mi può dare idee diverse e aiutare a contenere il problema e governarlo. Nei prossimi giorni definiremo meglio il suo ruolo e il suo collocamento in Comune.

Non siamo riusciti a creare un “brand Piacenza”, è vero. Deve essere un’operazione condivisa. La sostituzione di Rabuffi invece non l’avrei mai voluta per la stima che nutro nei suoi confronti. Io francamente non ho una risposta, non ho spazi per pensarci da qua a Natale. Mi auguro che ci sia un ritorno alle posizioni attuali, altrimenti faremo i conti anche con questo. In questo anno il centro storico è cambiato: questo è stato all’evidenza di tutti. Lo considero un risultato acquisito».

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La povertà sta attanagliando sempre più famiglie. «Noi cerchiamo di ridurre le possibilità che luoghi abbandonati di Piacenza diventano sede di degrado. Lo sappiamo, i piacentini spesso sono difficili da intercettare, vogliono mantenere la propria dignità anche in situazioni delicate. Abbiamo costituito un tavolo con Caritas, parrocchie, associazioni che offrono servizi: il tentativo è quello di non sollecitare i professionisti dell’elemosina, ma intercettare il bisogno vero. Ci sono persone che hanno più dimestichezza nel chiedere, i piacentini sono meno propensi a farsi vedere. Nel frattempo siamo intervenuti con tre bandi sull’emergenza abitativa, l’assessore Cugini si sta impegnando nell’aprire un emporio sociale».

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L’assessorato ai lavori pubblici è costantemente al lavoro. «Continueremo il progetto su piazzale Genova, dolmen, via Venturini, via Beverora. Apriremo il collegamento tra il parcheggio di viale Malta e via XXIV Maggio, questo intervento consentirebbe di rendere più fruibile il traffico da Barriera Genova. L’assessore Cisini s’impegna, ha ricavato nuovi posti per parcheggi, ha recuperato delle fioriere, ha risolto i problemi di alcuni semafori. Ci sono ancora interventi incompiuti. La viabilità è condizionata dalle risorse: vedremo l’esito degli scavi di piazza Cittadella.

Non sappiamo cosa ci aspetta il futuro sul fronte tasse, dipende molto dalla legge di Stabilità. Nel bilancio 2015 dovremo fare tagli per 5-7 milioni di euro. Il 50% del nostro bilancio – sui 100 milioni – è vincolato, dovremo perciò tagliare questa cifra su 50 milioni. È per questo che abbiamo creato l’unità di crisi interna. Io vorrei che il bilancio fosse approvato nel primo semestre dell’anno, così potremmo avere un minimo di disponibilità. La maggior parte della tassazione locale è stabilita da decreti nazionali».

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