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L’ex gestore dei cimiteri al Comune: «Torniamo a confrontarci attorno a un tavolo»

“Piacenza Servizi Cimiteriali” dopo che il Tar ha sospeso l’affidamento temporaneo ad un’altra società: «Non c’era urgenza in quel provvedimento, il Tar lo ha evidenziato. Ora non precludiamoci alcuna soluzione»

«Dopo che per lungo tempo abbiamo chiesto di poter discutere col Comune ricevendo una serie infinita di rifiuti, ora finalmente chi è andato a studiare le carte, il Tar dell’Emilia-Romagna, ha accolto la nostra istanza cautelare sospendendo, perché ritenuta illegittima, l’ordinanza sindacale che conferiva i servizi ad un’altra società». Così interviene “Piacenza Servizi Cimiteriali”, l’ex gestore degli undici cimiteri comunali, destituito dall’incarico da parte del Comune.

«Ci piace evidenziare che il Tar – aggiunge la società che sta duellando con il Comune nelle sedi giudiziarie - ha ritenuto fondata la nostra tesi sia con riguardo al cosiddetto fumus, vale a dire la fondatezza del ricorso, sia per quanto concerne il periculum, cioè l’esigenza cautelare. Il provvedimento del Tar accoglie in toto le richieste della Piacenza Servizi Cimiteriali difesa dall’avvocato Alice Merletti dello Studio Legale Alfero - Merletti e rigetta le richieste del Comune. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto fondata la nostra tesi ritenendo errato lo strumento utilizzato dall’amministrazione per il passaggio di consegne. Viene smentita l’urgenza connaturata al provvedimento perché, citiamo testualmente: “per motivi di emergenza sanitaria o di igiene pubblica, non appare corretto rispetto al disposto affidamento interinale dei servizi cimiteriali e, inoltre, l’urgenza cui la stessa vorrebbe dare risposta risulta contraddetta dal contenuto della medesima ordinanza, la cui efficacia non è immediata ma viene rimandata a un successivo momento”».

«Comprendiamo che l’argomento sia tecnicamente complesso – aggiunge la società Piacenza Servizi Cimiteriali - per questo ci sembrava corretto discuterne di fronte a organi competenti. Lo abbiamo chiesto a più riprese, ricevendo continui dinieghi da parte del Comune che non si è mai voluto confrontare sui fatti. Prendiamo atto che l’amministrazione oggi si accorga che “una situazione così complessa, e con un contenzioso così ramificato, non si possa risolvere in tempi brevi”, come spiegato in una nota che ha il sapore di una tardiva retromarcia. E ci piacerebbe nuovamente sottolineare che i “gravi inadempimenti nei servizi alla cittadinanza” di cui parla il Comune nel comunicato di ieri non trovano riscontro in alcun provvedimento definitivo e rimangono dunque lettera morta, derubricati a singole opinioni. Ultima considerazione: è bene anche ricordare che da questa primavera, periodo in cui il Comune riterrebbe risolto il contratto con la Piacenza Servizi Cimiteriali, la gestione della struttura continua a essere effettuata dalla stessa società. Vista la materia tecnicamente complessa, noi riteniamo che sia un dovere per entrambe le parti (non fosse altro per il dovuto rispetto della comunità piacentina) tornare ad un tavolo e discutere delle criticità contrattuali della Concessione, senza precludersi nessuna soluzione».

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