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L’illuminazione pubblica rischia di spegnere l'unità della maggioranza

Tensione nella maggioranza a sostegno del sindaco Dosi. Dieci consiglieri si mettono di traverso sull'ipotesi di Cisini di assegnare ad "Enel Sole" la gestione dell'illuminazione per i prossimi 15 anni

Sembra provocare più grattacapi del previsto la questione dell’appalto – per i prossimi 15 anni - sull’illuminazione pubblica. Dopo la decisione di rinviare nelle scorse settimane la seduta in commissione 2 senza arrivare a un voto – in seguito alle perplessità delle opposizioni di centrodestra e 5 Stelle – ora i problemi sembrano tutti interni alla maggioranza.  Durante un vertice di maggioranza, sono emerse le divergenze di opinione sul tema. Da un parte un gruppo di dieci consiglieri che chiede di sospendere l'accordo che la giunta vorrebbe attuare con Enel Sole, per approfondire meglio il percorso di assegnazione. Dall’altra una decina di rappresentanti che segue la “linea Cisini”, ovvero vogliono assegnare ad “Enel Sole” il diritto di prelazione - "project financing" - nell'asta che assegnerà l'illuminazione cittadina dei prossimi quindici anni. Cisini in commissione, qualche giorno fa, ritenne «vantaggiosa la proposta di Enel Sole, perché abbasserebbe l’asticella di riferimento del Comune sull’asta. Questa proposta è di pubblica utilità – motivò, avvallato dal parere degli uffici tecnici -, perché si parla di un risparmio del 3 per cento che andrebbe a favorire le tasche dei cittadini». La base d’asta partirebbe da 3,6 milioni di euro: Enel Sole, gestore uscente, vanterebbe un diritto di prelazione su eventuali concorrenti, e ha già avviato contatti con Cisini per modulare il bando su misura. Ma questo non va giù a molti a Palazzo Mercanti.

Il contratto di Enel – attuale gestore del servizio – scade il 30 giugno. Secondo la fronda interna alla maggioranza – guidata dal neo entrato Federico Sichel, appoggiata dai “Moderati” e da tutti coloro che hanno contatti con l’ala bersaniana-cacciatoriana del partito – sul tavolo possono arrivare offerte migliori, se si lascia a questi l'opportunità di presentarle alla pari con Enel Sole. All’assessore Cisini – e a tutti i più convinti sostenitori del primo cittadino - la mossa di porre il veto all’assegnazione ad Enel pare non essere piaciuta: si è arrivati a uno scontro acceso tra le due – ormai le possiamo chiamare così – fazioni che rappresentano la solida maggioranza a sostegno del sindaco Dosi. Cisini avrebbe paventato – in un primo momento - la possibilità di presentare le sue dimissioni, sentendosi accusato di favoritismi verso Enel Sole da componenti della sua stessa maggioranza. Sembrano sempre più evidenti, con il “rimpasto” dei consiglieri di questi mesi in seguito alle dimissioni di alcuni di loro, le frizioni tra le due correnti, che si riversano anche in un diverso modo di gestire la cosa pubblica e il futuro della città. Rimane da capire se si tratta solamente di un episodio isolato – uno degli ostacoli più duri per la giunta Dosi dal 2012 a oggi – o se sono state le prima schermaglie di un lungo percorso di avvicinamento al termine del mandato, e alle conseguenti Elezioni Comunali del 2017. 

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