rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Roncaglia

«La cittadinanza si deve mobilitare contro l’arrivo di nuova logistica»

La Consulta Territorio, Frazioni e Sviluppo Economico si è riunita per discutere della variante dell’ex Mandelli a Roncaglia: un fronte comune per scongiurare una nuova cementificazione del territorio. «Zona fluviale, non vogliamo un capannone lì». Legambiente: «Tutti uniti contro questo e altri progetti»

«Non vogliamo più logistica in città». Tutti d’accordo in Consulta “Territorio, Frazioni e Sviluppo Economico”: la logistica non porta valore al territorio - «solo facchini, pagati poco» -, ma tanti camion, molto consumo di suolo agricolo e un quantitativo di traffico e inquinamento insopportabile e deleterio per la salute. Alla luca della variante urbanistica che coinvolge l’area “ex Mandelli” a i Dossi di Roncaglia, molti piacentini si sono allarmati. La Giunta ha dato l’ok alla variante, che comporterà la costruzione di un nuovo maxi capannone da 76mila metri quadrati. La Consulta ne ha discusso, e tutti convengono che l’intervento non s’ha da fare e l’Amministrazione Barbieri avrebbe dovuto mettersi di mezzo per scongiurare il progetto privato.  Presenti tra il pubblico al dibattito della Consulta anche i consiglieri di minoranza Stefano Cugini, Giorgia Buscarini e Giulia Piroli (Pd), Andrea Pugni e Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle), Massimo Trespidi e Mauro Monti (Liberi), Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune). La maggioranza era rappresentata unicamente dal consigliere di Forza Italia Mauro Saccardi, che ha promesso che a breve la commissione da lui presieduta – la n. 4 dedicata allo sviluppo economico – verrà convocata per discutere della questione dell’ex Mandelli.

Giuseppe Castelnuovo, storico attivista di Legambiente, ha ragguagliato i presenti sull’impatto della logistica nel territorio del capoluogo. «Portare la logistica in città è un errore del passato, di vent’anni fa, che ci sta portando a un drammatico consumo di suolo. Piacenza ha record negativi per quanto riguarda la sottrazione di terra agricola. L’impermeabilizzazione del territorio piacentino è un trend sempre maggiore. Secondo il Prg del 1998 l’impermeabilizzazione dell’area di Roncaglia doveva crescere del 15%, è aumentata del 40%. Sono stati traditi i limiti e i principi fissati a fine anni ’90, il cemento si sta impossessando di tutta l’area». Per Castelnuovo la nuova legge urbanistica regionale è «un inghippo», perché poi, in caso di una manifestazione d’interesse che ha una rilevanza pubblica, si lascia la scelta al comune sulla realizzazione di un’opera o meno». Legambiente si dice molto preoccupata per le ulteriori nuove manifestazioni d’interesse, che verranno vagliate dall’ente comunale a inizio 2019.

La Consulta ha espresso perplessità anche tutti gli studi commissionati negli anni sulla logistica piacentina. «Se il conto dei camion – ha proseguito Castelnuovo – e dei valori di Pm10 e CO2 lo fa l’Itl (la Fondazione sui trasporti e la logistica), non ci fidiamo. Purtroppo in questa città la logistica ha grandi sostenitori: le università locali, la Confindustria... Castelnuovo ha snocciolato un po’ di dati raccolti da Legambiente negli anni sul comparto. Si parla di 1800 addetti (1500 facchini), di cui solo 450 italiani, basse percentuali di dipendenti (la maggior parte è ingaggiato dalle coop). «Non ci sono tante figure tecniche o impiegati nel comparto da 2,7 milioni di metri quadrati e abbiamo un passaggio di almeno 9mila camion al giorno». In una città che già brucia 136mila tonnellate di rifiuti all’anno e subisce il passaggio di 70mila autoveicoli sull’A1 e di 30mila sull’A21, ogni giorno.  

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«La cittadinanza si deve mobilitare contro l’arrivo di nuova logistica»

IlPiacenza è in caricamento