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La Fondovalle in Alta Valnure non si farà, «Meglio sistemare la Provinciale»

Riposto in un cassetto il progetto (da oltre venti milioni di euro) di costruire una strada che segua il percorso del Nure da Bettola a Ponte Nano di Ferriere. Il sottosegretario De Micheli: «Meglio pensare a raddrizzare l'attuale Provinciale». La proposta venne lanciata dalle pro loco di Farini e Ferriere

Una strada a fondovalle tra Bettola e Ferriere non si farà probabilmente mai. Nel maggio 2014, su iniziativa delle Pro loco di Ferriere e Farini, venne avanzata la proposta di costruire una strada che in grado di seguire in modo lineare il percorso del torrente Nure, per migliorare il collegamento della montagna con la pianura, accorciando i tempi di percorrenza – biblici – di una strada (la Provinciale, ex statale 654) sempre soggetta a frane e problemi di vario genere. L’idea venne lanciata durante un incontro pubblico, organizzato nella sala parrocchiale di Farini, alla presenza dell’allora onorevole Paola De Micheli e delle amministrazioni comunali di Bettola, Farini, Ferriere, oltre che dei candidati – a quei tempi – alle elezioni di Pontedellolio.

De Micheli, frequentatrice del capoluogo dell’Alta Valnure Ferriere, è diventata nel frattempo sottosegretario all’Economia. Nel corso degli ultimi mesi ha provato ad impegnarsi sulla questione. È stato infatti predisposto un progetto – sfruttando alcuni professionisti dell’azienda Rdb (fallita di recente), coinvolti dall’onorevole stessa – per vagliare l’idea di realizzare una strada da Bettola fino al Ponte Nano di Ferriere. Il progetto di una seconda strada da Bettola a Ponte Nano di Ferriere, prevedeva un costo totale di circa 25 milioni di euro.

Alla luce di questo studio, è il sottosegretario stesso a frenare gli entusiasmi delle Pro loco. «Raddrizzare la strada – spiega De Micheli – penso che sia già qualcosa d’importante. Già un anno fa spiegai le mie perplessità sul progetto. È più semplice sistemare per bene la provinciale attuale, che proprio in queste settimane sta subendo degli interventi importanti con finanziamenti provenienti dalla Provincia di Piacenza. Anche per un discorso di impatto ambientale – rimarca il sottosegretario - è sicuramente più percorribile andare avanti nel migliorare la strada». Il progetto viene così riposto nel cassetto.

L’idea trovò subito sul suo cammino le critiche del sindaco di Farini Antonio Mazzocchi. «Mi dispiace dirvelo – spiegò il primo cittadino alle pro loco - ma la fondovalle è solo un grande sogno. Il percorso che avete immaginato è soggetto a troppi vincoli ambientali, ci sono troppe verifiche da superare, non si può costruire così vicino al fiume. Personalmente preferirei concentrarmi su progetti più fattibili, come ad esempio la variante Camia». Così, a un anno di distanza dalla proposta, tutto sembra cadere nel vuoto: la distanza Ferriere-Piacenza rimane ancora calcolabile in poco più di un’ora per le automobili e due ore per il pullman extraurbano di Seta che porta gli studenti a scuola in città, con tutte le problematiche di una strada che da qualche anno ha perso diversi connotati di sicurezza e praticabilità.

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