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Verso le elezioni

«La futura Giunta adotti un pareggio di bilancio sociale ed ecologico, non solo economico»

Rifondazione comunista di Piacenza presenta alcune proposte indirizzate alla futura Amministrazione che uscirà dal voto del 12 giugno

«Proponiamo che la futura Giunta adotti il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere sfruttando le possibilità offerte dalla Cassa Depositi e Prestiti, opponendosi invece al pareggio di bilancio prettamente economico». Così in una nota interviene la segreteria di Rifondazione Comunista di Piacenza (Circolo Rosa Luxemburg). «Il circolo di Rifondazione Comunista, come è noto, non si presenterà alle prossime elezioni amministrative - si legge nella nota - ma come partito ci terremmo a far conoscere ugualmente alcune nostre posizioni riguardanti il futuro di Piacenza. Ciò che segue è una proposta che rivolgiamo al prossimo Sindaco della città, sperando che terrà a mente le nostre considerazioni».

«Negli ultimi anni - scrive Rifondazione di Piacenza - a cominciare dalla lettera di Mario Draghi del 2011, il ruolo degli enti pubblici è stato subordinato a quello del mercato privato e con il Ddl Concorrenza i comuni hanno subito forti imposizioni che ne limitano l'attività pubblica a favore dell'intervento privato. A questa visione liberista, noi contrapponiamo una visione radicalmente opposta in cui il pubblico torna al centro dell'attività amministrativa. Proponiamo che la futura Giunta adotti il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere sfruttando le possibilità offerte dalla Cassa Depositi e Prestiti, opponendosi invece al pareggio di bilancio prettamente economico». 

«L'obiettivo di tale proposta è quello di un Comune che agisca come leva finanziaria fuori mercato per gli investimenti relativi al riassetto idrogeologico del territorio, alla sistemazione degli edifici scolastici, alla riconversione energetica degli edifici pubblici, alla gestione partecipata dei beni comuni, al riutilizzo abitativo e sociale del patrimonio pubblico, alla mobilità sostenibile, alla trasformazione ecologica della filiera del cibo e delle attività produttive, facendo in modo che le scelte di destinazione dei risparmi dei cittadini siano fatte attraverso la partecipazione degli stessi. Questo è in breve quello che ci auguriamo farà il futuro Sindaco di Piacenza, perchè la nostra città merita il meglio e questo per noi è il meglio, quello che già nel 2001 chiamavamo “Un altro Mondo è possibile”».

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