«La messa in vendita della Nicolai non è un bel segnale per la città»
Il capogruppo dem Cugini: «Si sta perdendo la regia unica della programmazione strategica su un comparto così importante del centro storico»
«Il dominio è un po’ ostico da pronunciare ma, leggendo sul sito, si chiarisce che trattasi di un portale dedicato alla presentazione di offerte di investimento in immobili pubblici, destinato a operatori italiani ed esteri, nato su iniziativa, tra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si dà il caso che su questo portale faccia bella mostra di sé pure la caserma Filippo Nicolai di Piacenza, compendio immobiliare, che, per la sua location, “si presta a essere valorizzato con trasformazione in struttura turistico-ricettiva e/o residenziale”. La domanda sorge spontanea: ma il Comune, con Sindaco e assessore che vantano di aver consumato la tratta Piacenza-Roma a forza di confrontarsi con la Difesa, è a conoscenza di questa novità?». Così Stefano Cugini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, interviene così sulla messa in vendita (a sorpresa) della caserma Nicolai.
«Perché – prosegue Cugini - nel caso, ci sarebbe parso utile essere messi al corrente. Così, a una prima lettura, non ci sembra un bel segnale per la nostra città, da tempo impegnata in una visione complessiva della valorizzazione delle tante aree militari. Per come si presenta l’immobile sul sito, pare che il rischio di perdere la regia unica della programmazione strategica su un comparto così importante del centro storico, sia di fatto una certezza. Ora come la mettiamo? Se arrivasse davvero l’interesse di qualche investitore, a chi andrebbe il Reggimento Pontieri? E le parole fin qui spese dal sindaco Barbieri? Chiaro è che il Ministero punti a far cassa - più che comprensibile - ma Piacenza, sta a guardare?».
«Ora più che mai, allarmati da quel che abbiamo inteso, ci corre l’obbligo di chiedere a Patrizia Barbieri un pronto aggiornamento sulla pratica e sulle altre questioni che rientrano nel famoso dialogo che credevamo (ahi noi) costante e proficuo con le autorità militari. Ci riferiamo all’ex ospedale militare, alla ex Pertite, al vallo e al castello Farnesiano, senza trascurare la bretella tra viale Malta e via XXIV Maggio. Non sarebbe male che i consiglieri di maggioranza, per una volta, avessero la bontà di capire la reale preoccupazione per il pubblico interesse. Si astenessero dal bollare pure questa richiesta come “vergognosa strumentalizzazione” e dessero il loro contributo per chiarire l’imprevista svolta. Non sarebbe un favore fatto a noi, ma all’intera città».