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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

La querelle estiva sul caso Gallini: destra e sinistra si accusano a vicenda di non fare

Il caso Gallini sta tenendo banco sulla scena politica piacentina. E complici le alte temperature esterne, si arroventa anche il tavolo del confronto. Udc: “la sinistra denigra l'operato del centrodestra”. Risponde il Pd: “l'opposizione si concentri sulle cose da fare”

Scontro politico all'ombra di Palazzo Mercanti. Centrodestra e centrosinistra sono arroccate nelle loro posizioni e contro l'immobilismo dovuto anche all'estate avanzata, in realtà qualche cosa fanno: si accusano a vicenda.

La miccia che ha scatenato gli attacchi, la scorsa settimana, è stato il caso dell'assessore Udc Pierpaolo Gallini, condannato per il reato di voto di scambio commesso nel giugno del 1992. Il passato giudiziario del neo assessore provinciale, alla ribalta delle cronache, lo ha portato l'Italia dei Valori. La querelle politica si è accesa subito, in una seduta segreta di Consiglio provinciale prima e sulla carta stampata poi. Per Trespidi non c'è nessun “caso Gallini”, riferendosi alla sua nomina all'interno della Giunta a prescindere dai suoi trascorsi con la legge. Per Boiardi, Consigliere di opposizione a corso Garibaldi, Trespidi ha risposto in modo troppo evasivo su un fatto così importante. “Dire “mi sono affidato unicamente ai documenti ufficiali” indica una mancanza di senso di responsabilità” ha sottolineato il rappresentate di Insieme per un nuovo Ulivo.
  La lista anche delle sole priorità potrebbe continuare a lungo, ma tant'è, l'argomento al centro dell'interesse è un altro  

Poi è scesa la tregua sul caso Gallini, nessun botta e risposta dalle rappresentanze politiche piacentine. Ieri sera, le nuove osservazioni, recapitate alle redazioni della stampa locale.

“La sinistra parla, attacca, non opera per il bene dei cittadini e denigra l'operato del centrodestra” tuona l'Unione di Centro. Risponde a colpi di comunicati stampa, il Partito Democratico: “l'opposizione si concentri sulle cose da fare, sui problemi dei cittadini in primis”. Il minimo comune denominatore, in realtà, lo hanno trovato entrambi: è quel “bene dei cittadini” spesso bistrattato, l'obiettivo su cui bisogna concentrarsi.

E di problemi da affrontare ce ne sono quanti se ne vuole, a cominciare dall'elenco che stila il Pd: “gli effetti della crisi economica che investono tutto il nostro territorio; la disastrosa riforma della scuola del Ministro Gelmini; il ponte crollato”. Ma poi si riaccendono i toni: “Far perdere sempre tempo al Consiglio comunale per la questione Gallini, significa non fare l’operato di Piacenza” dichiara Gianluigi Di Bella del dipartimento affari sociali dell'Udc. “E' ora di smetterla con la politica demagogica” conclude il rappresentante dell'Udc, spronando “a lavorare per il popolo e non sempre per il partito”.
  Ci avete abituati a utilizzare i Consigli solo per parlare politicamente e non per operare per la città: pensate a piazza Cavalli
 

Il centrodestra è incoerente, risponde il Pd. “All’epoca dei fatti oggetto della vicenda di cui si parla, sosteneva con impeto il “tintinnar di manette”, con l'unico scopo di trarne profitto politico. Oggi quella stessa destra è passata dallo stile forcaiolo ad un garantismo spinto”. Poi Paolo Bergonzi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, prende le distanze dalla questione Gallini: “non possiamo certo approvare modi di agire in contrasto già con i nostri principi, prima ancora che con le norme di legge, ma ciò detto non riteniamo di dover partecipare a giudizi estremi sulla condotta altrui, oltre questo, c'è il moralismo”. “La nomina dell’assessore Gallini – conclude Bergonzi - va inquadrata esclusivamente nella dimensione che le è propria: la responsabilità politica del Presidente”.

Aggiornamento del 31 luglio 2009, ore 15.30

"Ci pare opportuno sottolineare che il Pd in Provincia non “scarica” assolutamente nessuna delle altre forze che compongono l’opposizione, a cominciare dall’Italia dei Valori. La nostra critica è rivolta tutta al centrodestra, sia in sede locale che nazionale, ed è su questo che intendiamo sviluppare la nostra linea all’opposizione e ribadiamo che la responsabilità politica di una scelta come quella della nomina di un assessore, ricade integralmente sul Presidente della Provincia ed è, come ogni altra, sottoposta al giudizio dei cittadini". Lo ha dichiarato in una nota inviata poco fa, il capogruppo dei democratici in Consiglio comunale, Marco Bergonzi.

Gianluigi Di Bella, responsabile settore sociale Udc: "La sinistra di Piacenza, che in questi ultimi anni si era abituata a vincere,  non riesce ad accettare i cambiamenti proposti e soprattutto migliorativi. Ora, che vi siano dei problemi difficili nella gestione dei vari Governi è certo, ma se l’opposizione si dimostra capace solo di fare calunnie o attacchi senza cercare di fare un'opposizione costruttiva nell'interesse della gente, la qualità della vita non crescerà mai".


Aggiornamento del 3 agosto  2009, ore 09.50

Stefano Cugini: non aver chiesto il casellario giudiziario di Gallini è stata una svista del Presidente Trespidi
Parla Stefano Cugini, cittadino e candidato alle provinciali con la lista Io Scelgo Boiardi. Sul caso Gallini, ha mandato una lunga lettera aperta alle redazioni. Eccone il sunto: “leggendo gli articoli sulla stampa locale e su internet è impossibile non attribuire al “caso Gallini” la palma di evento del mese. Da cittadino, uomo della strada, elettore, non nego un senso di profonda delusione, ai limiti del disgusto per il modo in cui la questione è affrontata, ancora una volta ricorrendo all’acredine politica, con un “p” che più minuscola non si può e, come spesso succede, mettendo in secondo piano l’opinione della gente. (…) Se non aver chiesto il certificato generale, completo ed integrale, del casellario giudiziario è stata una leggerezza del Presidente della Provincia, sarebbe apprezzata ai cittadini, datori di lavoro degli amministratori in carica, l’onestà intellettuale di chi ammette la svista e si premura di porre immediato rimedio al disguido ricorrendo all’art. 28L del DPR 312/2002.

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