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«La Regione chiarisca modalità e costi della nomina molto affrettata di Baldino»

Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: «Vogliamo sapere perché non si sia attinto al personale già in organico alla Regione, aumentando ancora di più i costi di un settore dove invece ogni euro utile andrebbe destinato al personale in trincea e ai cittadini»

«La situazione della sanità in Emilia-Romagna è già sufficientemente difficile che non serve aprire nuovi fronti: la Regione deve fare chiarezza sulle modalità e sui costi della nomina del dottor Baldino, attuale direttore dell'Ausl di Piacenza, a direttore dell'Assessorato regionale alla Sanità. Vogliamo sapere perché non si sia attinto al personale già in organico alla Regione, aumentando ancora di più i costi di un settore dove invece ogni euro utile andrebbe destinato al personale in trincea e ai cittadini». Lo afferma in una nota Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.  «Ma c’è di più su questo scontro tra alta dirigenza e assessore che finisce per coinvolgere anche gli aspetti correlati. Fedeli al detto secondo cui la gatta frettolosa avrebbe partorito gattini ciechi, vale la pena soffermarsi un secondo sulla nomina molto affrettata di Baldino. Come ha fatto notare il gruppo di Fratelli d’Italia in un’apposita conferenza stampa tenutasi  in Regione, l’arrivo di questa figura all’Assessorato regionale alla salute sarebbe accompagnata da qualche problema. Pare infatti che - conclude -  l’assunzione a tempo determinato sia impossibile in quanto la Regione non avrebbe ulteriori possibilità in merito in quanto avrebbe già esaurito i contratti di questo tipo a sua disposizione e in più non pare sia stata assolutamente espletata la selezione interna richiesta dalla legge in questi casi. Ove invece  Baldino arrivasse a Bologna con l’istituto del comando tra pubbliche amministrazioni, occorrerebbe che l’ex Direttore Generale dell’Ausl di Piacenza fosse dipendente di tale Ente, mentre sembrerebbe che Baldino non sia in ruolo e, in aggiunta, ad una primissima analisi non parrebbe neppure che lo stesso abbia mai superato un corso da dirigente».

Calvano: “Accuse di Fdi prive di fondamento. Nomina direttore generale pienamente legittima, torniamo alla politica”

“Le affermazioni di Fratelli d'Italia sono prive di fondamento, accuse gratuite cui è appena il caso di rispondere. La nomina ad interim del direttore generale dell’assessorato alle Politiche per la salute è avvenuta nel rispetto di ogni procedura e norma prevista. Un atto pienamente legittimo, vistato sotto questo profilo dai dirigenti regionali. Abbiamo assegnato l'incarico a un direttore generale già in servizio nel servizio sanitario regionale e presente in uno degli elenchi per il conferimento degli incarichi di direttore generale che la Regione ha a disposizione e che è stato composto a seguito di selezioni ad evidenza pubblica”. Così l’assessore regionale al Bilancio e all’Organizzazione, Paolo Calvano, in replica alle dichiarazioni di Fratelli d'Italia in merito alla nomina del direttore generale alla Cura della persona, salute e welfare decisa dalla Giunta nei giorni scorsi. "In Regione ci sono dirigenti preposti ai controlli di legittimità e di merito degli atti, così come il nostro ordinamento non manca certo di organi per la verifica legale e contabile. Invito quindi Lisei a tornare alla politica anziché sostituirsi a tecnici, Tar o Corte dei conti", chiude l’assessore.

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