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«La Regione non sa spiegare perché il 4 luglio non c’era l’allerta meteo»

Tagliaferri (Fd'I): «La Regione ci ha risposto balbettando, spiegandoci come funziona il sistema meteo, senza sapere rispondere ad una domanda molto semplice»

«Avevamo chiesto alla Regione perché il 4 luglio scorso non era stato data l'allerta meteo a Piacenza: c'è stato un morto ai cui famigliari vanno le mie più sentite condoglianze, nei giorni successivi la stessa inefficienza si è ripresentata con danni al territorio. Eppure la Regione ci ha risposto balbettando, spiegandoci come funziona il sistema meteo, senza saperci rispondere alla domanda molto semplice che avevamo fatto: perché non è stata data l'allerta meteo? No, così proprio non va: ci raccontano che siamo i primi nel mondo eppure oggi ci siamo sentiti dire "abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare, la grande turbolenza è arrivata imprevista...". Come dire: l'intervento è andato bene, ma il paziente è morto». Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri, intervenuto in Regione su questa questione.

STRAGLIATI E RANCAN (LEGA): «LA REGIONE RISARCISCA CELERMENTE TUTTI COLORO CHE HANNO SUBITO DANNI»

«Come mai il tanto celebrato Data-Center del Centro meteo di Bologna non ha lanciato l'allerta rispetto allo straordinario evento atmosferico che ha colpito la provincia di Piacenza lo scorso 4 luglio creando ingenti danni ad attività commerciali, infrastrutture, attività agricole, lasciando peraltro senza corrente elettriche diversi territori della provincia?». Da qui la «richiesta alla Regione di provvedere, per quanto di proprio competenza, alla dichiarazione dello stato di calamità e di attivarsi, per risarcire i danni subiti dalle categorie danneggiate dalla tempesta d'acqua e risarcisca celermente tutti coloro che hanno segnalato danni subiti ai propri beni». Lo hanno chiesto questa mattina nel corso del question time il consigliere regionale della Lega, Valentina Stragliati, prima firmataria, ed il capogruppo Matteo Rancan, che hanno ricordato come proprio in quel giorno Piacenza celebrava il santo patrono cittadino, S.Antonino, e che in occasione della ricorrenza ben 293 ambulanti si trovavano in città per partecipare alla Fiera. «Secondo le stime Fiva –Confcommercio – hanno sottolineato i leghisti piacentini – la conta dei danni (fra danni emergenti e lucro cessante) è superiore ai 10mila euro per singolo ambulante». Ma c'è di più: «Intendiamo accertare le responsabilità di chi ha costretto gli ambulanti a rimanere in Fiera, costringendoli dunque a subite ulteriori danni, nonostante volessero allontanarsi per il repentino peggioramento delle condizioni meteo. Pertanto assecondiamo le richieste delle associazioni di categoria che ringrazio per aver dimostrato di essere sempre vicino ai lavoratori», hanno concluso Stragliati e Rancan.

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