Lavori nella scuola di Alseno, i consiglieri di minoranza: «Attendiamo risposte»

«La risposta del sindaco Zucchi alle nostre osservazioni in merito ai lavori condotti nella scuola elementare di Alseno si conforma al suo atteggiamento abituale, divenuto ormai stucchevole. A nostre precise domande, corredate di precise documentazioni, egli non fornisce precise risposte, preferendo ricorrere a mezzucci che non si confanno nè al ruolo istituzionale che riveste nè a quello della minoranza che ha il doveroso compito di vigilare sull'operato dell'Amministrazione. E quindi la minoranza è come sempre deficitaria nel comprendere, sempre tendenziosa, tesa a suscitare allarmismi ingiustificati e a screditare l'operato degli amministratori, volta unicamente ad avere visibilità mediatica. Ma che dire dell'amministrazione di una piccola comunità, qual è quella di Alseno, che ha un assessore addetto alla comunicazione, il quale svolge coscienziosamente il suo mandato? Ci asteniamo dalla facile ironia e in modo conciso riepiloghiamo quanto è emerso e le nostre richieste. In data 21 novembre, a seguito di una visita informale nell’Ufficio comunale dell’Arch. Nicoli, la minoranza ha appreso che il direttore dei lavori era un esterno e che ancora non era stata dichiarata la conclusione dei lavori. Inoltre non le è stato possibile visionare alcuna documentazione inerente la caldaia. In data 23 novembre il Direttore dei lavori, contattato dalla Consigliera Benzi, dichiarava “….la fine lavori non siamo stati in grado di darla in quanto dobbiamo effettuare un ultimo sopralluogo a breve per valutare lo stato di alcune finiture e fare delle considerazioni in merito all'esecuzione non a regola d'arte del cappotto esterno della scuola e discutere con il Sindaco e l'Arch. Nicoli su come procedere. Inoltre sempre durante il sopralluogo dobbiamo verificare il corretto funzionamento della caldaia in quanto è stato eseguito un impianto diverso da quello presente sul progetto esecutivo senza che sia stato presentato un progetto.” Il 24 febbraio con interrogazione consigliare abbiamo inoltrato una serie di richieste: Perché si è provveduto a cambiare tipologia di impianto? Chi ha autorizzato un impianto diverso da quello indicato nel progetto? Che tipo di impianto è stato installato e quali sono le caratteristiche tecniche? Che differenze ci sono con l’impianto originario? Come mai non si è provveduto a modificare il progetto? Come intende procedere l’Amministrazione in merito alle problematiche riscontrate dal direttore dei lavori sul “cappotto esterno della scuola”? Come si pensa di procedere con la rendicontazione necessaria per ottenere i contributi della Regione e del “Conto termico” dal momento che è stata eseguita un’opera diversa da quella progettata? La consegna entro 15 giorni dei collaudi e delle certificazioni richieste da normativa per l’impianto installato. Le risposte non sono ancora pervenute; eppure dovrebbero essere semplici documenti già in possesso dell’Amministrazione».