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Le donne del Pd contro la Girometta: «Facile strumentalizzare su Colonia»

«Siamo in dissenso con le parole della presidente della Commissione delle Elette». Girometta: «Ho parlato da rappresentante di Forza Italia»

La Commissione delle Elette rischia di saltare per colpa di una polemica sui fatti avvenuti la notte di Capodanno a Colonia, che ha fatto saltare la mosca al naso alle rappresentanti del Pd, sdegnate di fronte alle parole della presidente, la forzista Maria Lucia Girometta. «Quanto avvenuto a Colonia – scrivono le consigliere del Pd Laura Rapacioli, Miriam Bisagni, Sandra Ponzini, Annalia Reggiani - è un ennesimo esempio di come i diritti delle donne siano spesso facilmente violati. Chiunque commette atti contro le donne va sempre condannato,  al di là della religione, del colore della pelle e dello status. Tante volte noi donne ci sentiamo rispondere che è inutile perdere tempo cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema; che dobbiamo conquistarci rispetto, un buon posto di lavoro, una posizione sociale o politica solo grazie alle nostre forze in quanto abbiamo tutti gli strumenti per farlo. Purtroppo non è così,  non lo era prima di Colonia e non lo sarà neppure dopo: le donne non partono mai alla pari rispetto agli uomini, anzi sono spesso oggetto di molestie,  violenze e soprusi e tutto quello che riescono a conquistare lo fanno con doppia fatica rispetto agli appartenenti al genere maschile.

La Commissione delle Elette del Comune di Piacenza sostiene da sempre  che per il rispetto verso le donne e la parità  di genere sia necessario ancora tanto impegno e la messa in campo di numerosi interventi a tutela e  valorizzazione della donna.  Da sempre la Commissione delle Elette organizza eventi e manifestazioni per condannare e combattere in modo determinato, univoco e unanime la violenza sulle donne e favorire la parità di genere. 

Noi consigliere comunali di Piacenza del Partito Democratico - Laura Rapacioli, Sandra Ponzini, Miriam Bisagni ed Annalia Reggiani non ci stiamo al gioco della strumentalizzazione partitica di questo grave episodio da parte della Presidente della Commissione delle elette che di alcuni consiglieri di minoranza. Con questa nota esprimiamo il nostro forte dissenso alla dichiarazione della consigliera Lucia Girometta: non c’e nessun silenzio in atto, ma semplicemente un grande dolore e sdegno. Gridiamo no come abbiamo sempre fatto! Di solito, come è stato anche nella giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre,  lo fa la presidente a nome di tutte:  stavolta Lucia Girometta  ha pensato bene di non coinvolgerci e di strumentalizzare quanto accaduto a Colonia scrivendo un comunicato stampa a puro titolo personale.

Ribadiamo con forza che siamo addolorate e piene di sdegno per quanto accaduto a Colonia e crediamo che i colpevoli debbano essere duramente puniti.  Non c'è nessun silenzio in atto, ma un forte grido di condanna unanime, lo stesso levato per ogni donna molestata, violata e uccisa prima dei fatti di Colonia, lo stesso che in ogni caso analogo sempre leveremo».

«Con stupore – non si è fatta certo attendere la replica di Maria Lucia Girometta (Forza Italia) - leggo il comunicato delle Consigliere Comunali del PD di Piacenza che, relativamente ai fatti avvenuti a Colonia contro centinaia di donne, si sono stupite perché non sono state coinvolte nel mio intervento sullo sdegno per i fatti avvenuti. La Commissione delle Elette ha sempre e da anni condiviso ogni forma di manifestazione contro ogni tipo di violenza e io come portavoce ho sempre messo a disposizione la mia esperienza, poiché è da tredici anni che ricopro il ruolo di Presidente della stessa. Forse però le Consigliere si sono dimenticate che prima di essere Presidente di una Commissione bipartisan sono stata eletta in un partito e come tale mi sento libera di esporre pensieri e critiche. Non volevo sicuramente attaccare le Consigliere Comunali di Piacenza, con cui condivido  obiettivi e progetti, ma criticare la loro parte politica per il silenzio assordante sui fatti in argomento; e comunque le stesse hanno aspettato il mio intervento per esternare il loro dissenso verso gli eventi di Colonia? Hanno atteso ben 13 giorni per accorgersi che centinaia di donne sono state offese nel corpo e nell’anima? E poi quale strumentalizzazione? Forse si sono dimenticate che contro tutto e tutti ho sempre combattuto le battaglie di genere anche quando ho avuto attacchi personali da destra e da sinistra ? Non ci sto più a lavorare, anzi lavorare molto, per poi sentirmi attaccare gratuitamente! Le Consigliere, forse avendo parecchie primavere meno di me, non riescono ad accettare una critica politica, peraltro non rivolta a loro nelle mie intenzioni , ma forse percepita da loro come tale. A buon intenditor...».

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