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«Le forze avversarie strappano i nostri manifesti, siamo tornati agli anni ‘70»

Tommaso Foti:«Noto un grande consenso per Meloni. Dall’altra parte una sinistra di fallimenti, ipocrisie ed estremismi». Il centrodestra chiude la campagna giovedì 22 sul Facsal

Sta volgendo al termine la campagna elettorale per le elezioni politiche e Tommaso Foti, candidato di Fratelli d’Italia all’uninominale e plurinominale della Camera, traccia un suo personale bilancio di questa esperienza. «Sono lieto di aver fatto tanti chilometri – spiega il deputato uscente al banchetto elettorale allestito in via XX Settembre -, sono stati produttivi, mi sono confrontato con la gente, ho visto che un grande consenso per Giorgia Meloni, ma anche un riscontro per il lavoro che ho svolto in questa legislatura».

Foti punta alla riconferma in Parlamento. «Debbo dire che mi piacerebbe poter vincere per la quarta volta il collegio uninominale di Piacenza – aggiunge -, che ho sempre vinto, nonostante gli impegni di personaggi istituzionali che con cadute di stile appoggiano figure di partito con le quali dicevano di non avere particolari connivenze. Siamo compiaciuti di vedere persone che si disprezzavano, ora manifestare corrispondenze d’amorosi sensi. I piacentini saranno attenti a queste ipocrisie. La gente, ha chiaro il quadro politico, composto dalla sinistra dei fallimenti, di chi come Letta ha scelto gli alleati più estremisti, ovvero i Verdi e Nicola Fratoianni. Ovvero i più integralisti nel mondo dell’ambientalismo e difensori del comunismo. Dall’altra parte, invece, c'è uno schieramento che si incentra sulla figura di Meloni».

«Oggi l’Italia – prosegue nella sua analisi Foti - non ha bisogno di “politica politicante”, ma deve affrontare le emergenze che abbiamo davanti. Una dura da 18 mesi ed è esplosa: il tema energetico a causa delle speculazioni. Il gas veniva pagato 330 euro a megawatt ora. Ora è a 180. Un'Italia e una Europa piegate dalla speculazione deve necessariamente riflettere. Servono “Price cap”, rigassificatori, trivellazioni; basta con le strumentalizzazioni che hanno impedito di produrre gas nel nostro Paese».

Nel programma di Fratelli d’Italia anche l’abolizione del reddito di cittadinanza. «Le persone che hanno bisogno vanno assistite in altro modo. Chi è nelle condizioni di lavorare deve poterlo fare e non trovare alternative. È importante, piuttosto, fare una riflessione sulle pensioni minime sociali, che sono inferiori al Rdc. Gli anziani faticano a sopravvivere e purtroppo le liste d’attesa in alcuni ambiti della sanità non si sono ridotte, nonostante le promesse». «La rete infrastrutturale locale – aggiunge - non può non avere la quarta corsia di A1 Piacenza-Modena : tutti ci siamo accorti che in questi anni la ripresa ha ingolfato l'autostrada, ogni incidente tra Piacenza e Parma sposta traffico sulla via Emilia». Foti ha ricordato inoltre la scadenza – relativa al 2024 – della concessione dell’acqua dalla diga del Brugneto. «Non possiamo andare avanti ad elemosinare acqua a destra e sinistra. Bisogna riconoscere le esigenze dell’utenza piacentina».

Fd’I lancia un appello ai piacentini per andare a votare. «È un diritto, non si deve delegare a terzi una scelta, il voto è libero e segreto. Per quanto ci riguarda denunciamo una campagna di aggressione politica, che negli ultimi giorni ha alzato il tiro. È la quarta volta che riattacchiamo i manifesti in città e provincia, era dagli anni ‘70 che non succedeva. Ci sono gruppi ben organizzati che agiscono indisturbati: i nostri manifesti vengono staccati proprio quando un’altra forza politica attacca i suoi. È un'azione indegna, ma non accettiamo provocazioni».

Il centrodestra unito (Fd’I, Lega, Forza Italia e Noi Moderati) chiude la campagna elettorale con un evento pubblico, in programma giovedì 22 settembre alle 21 all’Old Facsal, sul Pubblico Passeggio.

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