rotate-mobile
Mercoledì, 4 Ottobre 2023
L'intervento

«Le mie parole strumentalizzate, ma questa rimane la Giunta del cemento»

Rabuffi precisa il suo intervento in aula: «La mia frase estrapolata da un discorso ampio, la parte offesa è la comunità piacentina»

Luigi Rabuffi invia una nota ai giornali per precisare meglio il suo intervento in Consiglio comunale dell’11 settembre. Il rappresentante di “Alternativa per Piacenza” aveva chiamato in causa l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini. Dopo Rabuffi diversi esponenti del centrosinistra e lo stesso sindaco Katia Tarasconi avevano stigmatizzato le parole del consigliere di ApP.

«Rispetto. Con questa parola molte persone si sono riempite la bocca, accusandomi, pretestuosamente, di aver offeso l’assessore all’Urbanistica. Ci tengo a dire che non è così. Non mi sono mai permesso di farlo e mai lo farò. Perciò respingo l’accusa, anche se non mi stupisco.

Estrapolare strumentalmente una frase da un discorso politico ampio, enfatizzarla e crearne un “caso” da “prima pagina” è arte da prima repubblica. Usata e abusata da chi ha bisogno di nascondere le proprie colpe. Per fortuna, oggi, lo “streaming” e le registrazioni consentono – se lo si vuole - di comprendere la corretta portata di ogni ragionamento. E qui non si scappa. Tutto ruota intorno alle politiche urbanistiche di questa Amministrazione, che rappresentano l’antitesi perfetta della sostenibilità ambientale. A dirlo sono i fatti concreti. A dirlo sono i 14 mesi di governo locale, fino ad ora, allineati con i desiderata di chi predica “asfalto e cemento”. E dato che a pagare le importanti indennità di sindaco e assessori siamo tutti noi (e non chi trae beneficio da certe politiche) sarebbe buona cosa che i nostri governanti proponessero una visione partecipata capace di offrire – nel caso dell’urbanistica, in particolare - un futuro a Piacenza ed ai piacentini, specie ai più giovani. Ragazze e ragazzi che credono nell’ambiente, nell’aria pulita, negli spazi verdi, nella transizione ecologica, nel domani. Non solo nel cemento. L’ho detto in modo fastidioso? Mi dispiace. Ma la politica è capacità di assumersi responsabilità e prendersi le critiche da chi la pensa diversamente. E onestamente, a me dispiace molto di più vedere negate, da parte dell’Amministrazione e dell’assessore, le tante proposte avanzate in Consiglio comunale a favore dell’ambiente e della sostenibilità. Come dimenticarle: moratoria delle medio-grandi strutture di vendita? NO. Richiesta di stop al consumo di suolo oltre il 3% previsto dalla legge regionale (con il meccanismo della perequazione)? NO. Possibilità di acquisire, finalmente, l’area della Pertite? NO. Accantonamento dell’interesse pubblico per il parcheggio interrato di Piazza Cittadella? NO. Soluzioni alternative? NO. Stop dell’iter degli accordi operativi (per i quali il Comune ha in atto un appello al Consiglio di Stato)? NO. Per tutto questo, pur dispiaciuto per il “cinema” che altri hanno fatto (e per il quale mi scuso con l’assessore), ritengo che la vera “parte offesa” di questa vicenda sia la nostra comunità e, con essa, la coerenza di una politica che purtroppo, anche a Piacenza, predica bene in campagna elettorale e razzola male, malissimo, dal giorno seguente».

Luigi Rabuffi, consigliere comunale di “Alternativa per Piacenza”

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Le mie parole strumentalizzate, ma questa rimane la Giunta del cemento»

IlPiacenza è in caricamento