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«Le ong non rispettano il Codice Minniti», sala gremita per Lorenzo Fiato

Nonostante la tensione e il timore di qualche gesto dimostrativo la serata in via Musso e organizzata dalla Lega Nord, si è svolta senza nessun intoppo, anzi è stata molto partecipata. Pisani: «Chi ha offeso Zandonella chieda scusa anche alla città, sono dei vigliacchi»

«La miglior risposta a tutte le polemiche di questi giorni è la sala piena di persone che hanno deciso di partecipare. Sono fiero e orgoglioso di poter ospitare Lorenzo Fiato a Piacenza». E' iniziato con queste parole del segretario della sezione cittadina del Carroccio e asssessore comunale, Luca Zandonella, l'incontro con il 23enne, unico membro italiano imbarcato sulla C-Star, la nave impegnata nella missione di difesa dell'Europa dall'arrivo dei migranti, nella serata del 26 ottobre alla Casa delle Associazioni in via Musso.  La conferenza, organizzata dalle Lega Nord, è stata preceduta nei giorni scorsi da polemiche e condanne, addirittura nella mattinata sono comparsi in città molti manifesti che ritraevano l'assessore con una svastica disegnata in fronte. Nonostante la tensione e il timore di qualche gesto dimostrativo la serata si è svolta senza nessun intoppo. 

Lorenzo Fiato ha 23 anni, studia Scienze Politiche all'Università Statale di Milano, è il presidente di Generazione Identitaria, movimento che ha fondato in Italia nel 2012 e ha le idee molto chiare: «Dopo aver visto nascere il movimento in Francia ho deciso di portarlo anche nel nostro Paese. Il nostro equipaggio, oltrei ai tecnici e ai lavoratori, era composto da tedeschi, francesi e austriaci. Io ero l'unico italiano, tutti noi siamo sotto i 30 anni».

«Sulla nave C-Star - racconta - si passava da momenti di calma a momenti di estrema frenesia in cui si correva avanti e indietro. Una vita strana e un'esperienza che non dimenticherò mai. Defend Europe è una campagna che è articolata in diverse attività, in particolare io ho partecipato al monitoraggio delle Ong in mare. Si trattava di presidiare la zona di soccorso in mare davanti alla Libia e di osservare le imbarcazioni, anche ascoltando le conversazioni radio, condividendo le informazioni con la Guardia Costiera libica e italiana. L'obiettivo era quello di capire se e come queste collaboravano con gli scafisti e in che modo».

«Gli effetti del Codice Minniti si vedono - prosegue - ma le ong non lo rispettano, nemmeno quelle che hanno sottoscritto l'accordo, anche perché sia la Guardia Costiera, sia la Marina Militare, erano troppo distanti per effettuare controlli incisivi. Qualcosa sta cambiando ma non è ancora abbastanza». «

«Sono fiero di questi giovani che invece di scappare sono qui a difendere la propria patria. Chi ha attaccato Luca - ha dichiarato Pietro Pisani (segretario provinciale della Lega) - ascolti Fiato: se dirà menzogne avevano ragione, in caso contrario dovrebbero chiedere scusa alla città. Tappezzare Piacenza di manifesti offensivi è da vigliacchi: che abbiano il coraggio di farsi avanti».

«Noi siamo contro l'immigrazione clandestina e non ne facciamo una questione di colori ma di  legalità. E' in atto una vera e propria sostituzione etnica, e noi abbiamo il dovere di reagire per non soccombere, ribellarci per non morire e per custodire le tradizioni e i valori che l'Europa invece vuole distruggerci. Il business dell'immigrazione ingrassa le cooperative: molte, quando saremo al governo, saranno chiuse, così come qualche centro sociale. Sono felice di vedere così tanti giovani (la sala era gremita, e molte persone non hanno potuto partecipare, ndr)». Ha detto Andrea Crippa, leader del movimento Giovani Padani. In platea anche il consigliere regionale del Carroccio, Matteo Rancan. A vigilare sull'incontro, che si è svolto senza tensioni e intrusioni, la polizia con gli agenti della Digos e una squadra del Reparto Mobile di Bologna, i carabinieri e la polizia municipale. 

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