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Lega: «Il Pd lasci la presidenza di Provincia e Conferenza Sociosanitaria»

Il Carroccio commenta il cambio di forze nel capoluogo e in provincia dopo la tornata elettorale delle Amministrative

«Il presidente della Provincia lasci. Si passi ora ad una riforma dell’ente, il cui consiglio venga di nuovo votato da chi rappresenta la volontà dei cittadini». È la richiesta formulata nella conferenza stampa di oggi dal segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani, dopo che la vittoria della coalizione di centrodestra al Comune di Piacenza, oltre che a Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli d’Ongina e Villanova sull’Arda, ha aperto un nuovo scenario nella maggioranza dell’ente di corso Garibaldi. «Chiediamo un passo indietro – ha spiegato Pisani – perché i sindaci e i consiglieri del consiglio provinciale sono ormai stati sfiduciati dal 72 percento dei piacentini che hanno deciso di affidarsi al centrodestra». Stesso cambio di marcia, a detta del consigliere regionale Matteo Rancan, dev’essere portato avanti in Conferenza territoriale sociosanitaria. «Ora  - ha affermato - può essere gestita dal centrodestra. Vincere in cinque comuni su cinque ha cambiato gli equilibri, pertanto la presidente Calza si dimetta. Il voto amministrativo, che ha fatto registrare la sconfitta del Partito Democratico in tutti i ballottaggi, è un segnale non solo per le amministrazioni comunali piacentine, ma anche per il presidente regionale Bonaccini. Da Piacenza parte ora la riscossa per consegnare l’Emilia Romagna ad un’amministrazione regionale di centrodestra a trazione leghista».

«Molto orgoglioso della vittoria di Patrizia Barbieri e della fiducia riposta dai piacentini nella Lega, primo partito della coalizione» si è detto il segretario della sezione cittadina, Luca Zandonella. Che ha aggiunto: «Siamo in maggioranza per la prima volta. I cittadini hanno approvato la svolta impressa al movimento da Matteo Salvini. I temi della nostra campagna elettorale si sono rivelati vincenti: Barbieri ha fatto propri quelli della sicurezza e della lotta al degrado, ovvero due dei nostri tre pilastri programmatici. Adesso metteremo anima e cuore per migliorare la città». Zandonella ha poi rimarcato che quattro degli otto consiglieri leghisti provengono dal movimento giovanile del Carroccio, «che dà spazio ai giovani nei fatti e non solo a parole».

Pisani è intervenuto inoltre sugli spauracchi del ritorno al fascismo, agitati da alcuni esponenti del centrosinistra prima del ballottaggio: «Non bisogna avere paura dei leghisti, se non per le loro idee: ferme e rivoluzionarie, che vogliono però attuare nel pieno rispetto delle leggi». Sul rapporto con la comunità islamica si è detto «pronto al dialogo senza problemi né paura». «Un anno fa – ha raccontato il segretario provinciale del Carroccio – alcuni musulmani si sono rivolti a noi per problemi al loro interno. Li abbiamo incontrati. Quello che chiediamo a tutti, indipendentemente dalla confessione religiosa, è il rispetto di quelle regole tramandateci dai nostri avi che hanno permesso alla nostra società di raggiungere certi livelli. La convivenza civile è infatti nelle regole. Sono gli sbarchi di clandestini senza vere necessità di venire da noi come profughi che respingiamo. In un momento in cui la patria è violentata nel disinteresse generale, si accusa la Lega di violenza. In realtà vogliamo solo difendere ciò che è previsto dalla Costituzione. È ben accetto chi bussa alla porta per effettiva necessità, ma non chi viene con prepotenza».

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