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Lega Nord, da Brescello parte la carica della fronda Polledri

Alla giornata antimafia del Carroccio a Brescello presente solo l'ala polledriana del partito

La notizia - ancora avvolta da un po' di nebbia - è stata riportata da alcuni media locali emiliani. Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, sembrava essere atteso alla Giornata antimafia che il Carroccio ha organizzato domenica 31 gennaio a Brescello (Reggio Emilia), comune alle prese con infiltrazioni della ‘ndrangheta. La presenza di Salvini sembra sia stata annunciata dal neo segretario leghista dell’Emilia, Gianluca Vinci. In un secondo momento – come riportato da Jessica Barigazzi del quotidiano “Prima pagina” di Reggio Emilia – Vinci avrebbe spiegato che il segretario Salvini «voleva essere qui questa mattina a manifestare con noi contro le mafie, ma purtroppo aveva un impegno inderogabile all’estero programmato da tempo e non è potuto venire». Peccato che il “capitano” del Carroccio, solo poche ore più tardi, fosse in compagnia di Silvio Berlusconi allo stadio Giuseppe Meazza di Milano a vedere il derby Milan-Inter, ben immortalato dalle telecamere al momento del rigore sbagliato dall’attaccante nerazzurro Icardi, salutato con un affettuoso “gesto dell’ombrello”.

Alla manifestazione antimafia, tra i 150 partecipanti (tra cui diversi sindaci), vi era anche un drappello di piacentini, ma nessun esponente dei vertici della segreteria provinciale di Pietro Pisani. A capo della comitiva vi era infatti il consigliere comunale Massimo Polledri, prima espulso, poi reintegrato nel partito che un tempo fu di Umberto Bossi. Polledri – bossiano di ferro e non allineato alla linea Salvini - non sembra più isolato all’interno del partito, e avrebbe trovato una nutrita schiera di sostenitori in disaccordo con la gestione Pisani, salviniano della prima ora.

Sulla presunta “gaffe” (attribuibile a Salvini che non si è presentato, oppure a Vinci che ha annunciato una presenza poi giustificata maldestramente), Polledri spiega di non aver «mai saputo della presenza di Salvini a Brescello». «Eravamo una serie di sindaci – chiarisce l’attuale consigliere comunale cittadino -, più una ventina di piacentini. Non sapevo della presenza del segretario Salvini, non mi risultava, e là a Brescello non ho mai sentito parlare Vinci della cosa».

Il gruppo di piacentini presente domenica scorsa sarebbe una schiera di “fedelissimi” dell’ex senatore. In casa Lega è ormai sempre più evidente la spaccatura interna, tra la segreteria di Pisani – che ha in mano la maggioranza del partito – e l’ala che fa riferimento a Polledri, che ha dato un notevole contributo per “sgambettare” il conterraneo Rancan e far trionfare Vinci alla corsa per la segreteria regionale. In quell’occasione Vinci la spuntò con 204 voti, contro i 143 del consigliere regionale originario di Cortemaggiore.

La gaffe l’avrebbe forse fatta Salvini preferendo il suo Milan alla giornata antimafia? Sembrerebbe che il leader non abbia mai dato il suo assenso alla partecipazione a Brescello, data la sua inimicizia con Vinci. Salvini, domenica 31 gennaio, avrebbe partecipato ad alcune iniziative ad Aosta per poi spostarsi in giornata a Milano: qui in serata ha visto il derby al fianco del suo alleato Berlusconi. Chiarita la vicenda Vinci-Salvini, rimane ancora da vagliare il rapporto – all’interno della Lega Nord piacentina - tra la maggioranza che fa capo al duo Pisani-Rancan, e la fronda di Polledri (composta anche da Stefano Cavalli e Corrado Pozzi), pronta a ribaltare i rapporti di forza, soprattutto in vista delle Elezioni Comunali di Piacenza del 2017.

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