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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Legge elettorale regionale; Pollastri (FI): "La sinistra propone all'ultimo secondo quello che FI dice da anni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

"Ci sono volute le annunciate dimissioni del Presidente Errani con l'anticipata fine della legislatura per mettere all'ordine del giorno dell'Assemblea Legislativa una riforma della legge elettorale regionale che Forza Italia proponeva da anni senza essere ascoltata. Sarebbe stato meglio poterne discutere con calma e senza pregiudizi di sorta in questi mesi, invece di trovarci di fronte a una proposta da "prendere o lasciare" proprio negli ultimi giorni della Legislatura".
Così commenta il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Pollastri la presentazione in commissione per lunedì prossimo, 14 luglio, della proposta di modifica della legge elettorale a firma degli esponenti dei partiti della sinistra che governano la Regione.
"Da una prima lettura della proposta - continuo Pollastri - rilevo che gli elementi più significativi della stessa sono l'abolizione del listino del Presidente e l'introduzione della preferenza di genere. E la sensazione è che si voglia più che altro firmarsi uno spot per la campagna elettorale, dopo che per anni non è stato fatto nulla. Ho presentato, almeno due anni fa, una proposta di legge e successivamente firmata un'altra insieme a colleghi del gruppo di Forza Italia, Alberto Vecchi e Fabio Filippi, rivolte proprio nella direzione dell'abolizione del listino bloccato con cui vengono di fatto nominati 10 consiglieri regionali, introducendo per tutti l'obbligo di passare tramite le preferenze. La proposta di Forza Italia giace da mesi nei cassetti della Regione senza la volontà di portarla in Aula. Oggi, dopo le annunciate dimissioni del Presidente Errani, la sinistra propone una riforma della legge nella stessa direzione dell'abolizione del listino. Mi verrebbe da dire meglio tardi che mai, ma siccome la fretta è sempre cattiva consigliera penso che sarebbe stato meglio poterne discutere con più calma in questi anni, senza pregiudizi di parte e senza voler mettere cappelli politici alla questione".
"Mi riservo - conclude Pollastri - di valutare pienamente e nel merito la proposta avanzata dalla sinistra, per capire appieno tutte le varie modifiche proposte, augurandomi che non si voglia far entrare dalla finestra quello che viene fatto uscire dalla porta. Mi auguro, inoltre, ci sia modo e tempo di discutere e non si pretenda una delega in bianco che non mi sento certo di dare". 
 

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