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Sabato, 2 Dicembre 2023
Politica

«Situazione indecorosa al Colombini, i richiedenti asilo bivaccano all’ingresso del liceo e sul marciapiede»

La denuncia di Trespidi: «Da settimane decine di persone dormono sugli scaloni della scuola o sul marciapiede di fronte alla questura, è intollerabile in una città civile»

«La situazione che si è creata richiede un intervento non più procrastinabile. Da settimane, anzi, da mesi, è grave dal punto di vista del decoro urbano e sotto il profilo igienico-sanitario». Massimo Trespidi, consigliere della “Civica Barbieri-Liberi”, denuncia la situazione di degrado che da settimane vive il liceo “Colombini” di via Beverora, dove lui stesso insegna.

«I richiedenti asilo che devono rivolgersi agli sportelli della Questura - fa sapere - bivaccano e dormono sugli scalini di accesso dell’ingresso principale della scuola, in condizioni disumane. In un Paese civile come il nostro queste situazioni non sono tollerabili. Per lavarsi utilizzano la fontanella dei giardini pubblici davanti al liceo. Per dormire si servono di sacchi a pelo o coperte di fortuna, posizionandosi sugli scalini. Lascio immaginare dove siano costretti a fare i loro bisogni fisiologici. Tutto ciò è inaccettabile dal punto di vista umano, costringe il personale della scuola a lavare e pulire ogni mattina a lavare le scale e l’ingresso». I cittadini stranieri sono di origine pakistana: chiedono la protezione internazionale e circondano la Questura di Piacenza.. 

I cittadini stranieri stazionano anche a pochi metri di distanza. «Altri richiedenti asilo si posizionano a dormire lungo il marciapiede che costeggia il cortile della scuola, proprio di fronte alla questura. Dormono all’addiaccio, in condizioni miserabili. Credo che sia una situazione intollerabile, indecorosa».

Trespidi se la prende con le istituzioni. «Al questore suggerisco di affacciarsi dalla finestra del suo ufficio, per vederli. Potrebbe servire anche un giro di perlustrazione al prefetto, in modo che si renda conto dell’urgenza». Anche il Comune di Piacenza, secondo il consigliere, può fare qualcosa. «Mi viene in mente la possibilità di aprire una delle ex caserme vuote della città, come la Lusignani a Sant’Antonio, piuttosto che vederli dormire in strada. Bisogna intervenire subito. Se la situazione non dovesse migliorare, presenterò un’interrogazione urgente in Consiglio comunale».

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