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Lievita il “buco” di Tempi SpA: Lega e Udc, insufficiente la partecipazione della Provincia

L'anno scorso l'azienda di trasporto pubblico locale era in rosso per 500mila euro. Quest'anno il buco è lievitato a 1.700 mila euro. Udc e Lega: necessario rimettere in sesto il bilancio, ma serve un ruolo più incisivo della Provincia

autobus1“Via Garibaldi non può essere la formica e Palazzo Mercanti la cicala”. Si sono espressi così i rappresentanti di Lega e Udc in merito alla situazione di Tempi Spa. In una lettera recapitata a tutti i direttori delle testate locali, il centro-destra piacentino ha espresso forte preoccupazione per il “buco” dell'azienda che continua a lievitare. Si è passati da 500mila euro di rosso nei bilanci al milione e settecentomila stimato per quest'anno. Così hanno scritto leghisti e centristi. Un buco, ha spiegato Fellegara, che “i soci, ossia Comune e Provincia, ripianeranno: la cifra è grande, ma si tenga conto che la società ha ridotto al minimo i costi e massimizzato l'efficienza, fornendo prestazioni buone ai costi più bassi della regione e programmando importanti investimenti”.

Per il centro-destra sono “Numeri che dicono una sola cosa: c’è la necessità impellente di rimettere in sesto il bilancio e la strategia dell’azienda dei trasporti pubblici” specificano Pisani, Gallini, Cassinari e Polledri. E qui si apre lo scenario delle soluzioni proposte con tanto di j'accuse nei confronti di Palazzo Mercanti:

“Non è assolutamente accettabile che la Provincia contribuisca al risanamento di “Tempi Spa” senza poter “orientare la barra” e svolgere funzioni di controllo e indirizzo dall’interno del consiglio di amministrazione, così come furbescamente auspicato dal sindaco Reggi. Poco ci interessa gestire la cassa, vogliamo poter essere incisivi, così come ci ha chiesto la gente attraverso il voto. Vogliamo poter cambiare dal di dentro il modo di operare e renderlo più aderente alla realtà territoriale”.

“Nel caso in cui l'azionista di maggioranza (Comune di Piacenza) non ponesse la necessaria attenzione a queste esigenze – conclude la lettera - si assumerebbe delle gravi responsabilità nei confronti di tutti i piacentini e porrebbe la Provincia nelle condizioni di pensare a soluzioni drastiche”. Quali siano queste soluzioni non è stato però anticipato; certo è che la linea collaborativa Provincia – Comune (nonostante le divergenze di vedute politiche) potrà essere possibile solo dedicando a corso Garibaldi un ruolo attivo e partecipativo nel Tempi – affaire.
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