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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

«Se si può fare ok al parcheggio interrato in piazza Cittadella»

Il sindaco ha presentato le linee di mandato in Consiglio: «Proviamo a lavorare insieme sugli aspetti che ci uniscono». Il centrodestra: «Programma astratto, senza contenuti»

«Il documento che riporta le linee di mandato della nostra Giunta? È un lavoro corale, di squadra, per disegnare la Piacenza di domani, la città che verrà». Il sindaco Katia Tarasconi ha portato in Consiglio comunale il “programma di governo” per i prossimi cinque anni della sua Amministrazione. Dopo un lungo dibattito, che ha visto intervenire più i consiglieri di maggioranza che quelli delle minoranze, il documento è stato approvato, con l’astensione delle opposizioni.

Le ha definite «linee di mandato ampie» Stefano Cugini (ApP), condividendo alcuni contenuti e valori di fondo. «Dire che siamo “quelli del fare” non serve se dietro non c’è anche il “pensare”. Dimostrate che non sono solo buone intenzioni, noi non saremo prevenuti nei vostri confronti in questi anni».  

«Non ci sono scelte politiche concrete – è il commento di Massimo Trespidi (Civica Barbieri) - è un documento accattivante e tiepido, alle parole non fanno seguito i fatti. Non si dice nulla di particolare, si tengono le mani libere, al 99% dei piacentini questo documento va bene perché non si indica nulla di concreto dal punto di vista amministrativo». Un esempio? «Non si dice niente su piazza Cittadella, sul parcheggio interrato. Idem sull’area del nuovo ospedale, si dice di farlo in “un’area consona”, tutto qui».

Per Patrizia Barbieri «C’è dentro “tutto” e c’è dentro “niente”», comunque lodando la volontà di digitalizzare e sburocratizzare l’ente. «Vigile di quartiere: tutti lo auspichiamo, così come il decoro dei bagni e la gestione privata del verde delle rotatorie». L’ex sindaco ha invitato a riprendere in mano il progetto della ciclabile di Mucinasso: «Non fatevi spaventare dal parere negativo di Anas».

Chiede chiarezza sull’area dell’ospedale: «indicate la 5», se è la vostra preferita. La realtà è che oggi non avete gli elementi che possono confermare il fatto che la 5 sia migliore della 6». Rifiuti: «

La tariffazione puntuale doveva già partire prima delle elezioni con Iren, poi venne spostata di poco. Penso che sia ora». D’accordo con i colleghi anche Barbara Mazza (Civica Barbieri), che ha parlato di «contenuti astratti». Federica Sgorbati (Civica Barbieri) l’ha definita una «Lista di desideri, ma buona parte degli obiettivi ricordano quelli della precedente Giunta».

MAGGIORANZA SODDISFATTA PER LE LINEE

Tanti gli interventi della maggioranza. Praticamente ogni consigliere del centrosinistra ha toccato almeno un punto del programma. Il primo a parlare per la maggioranza è stato Stefano Perrucci (Pd), difendendo il documento: «Nelle linee di mandato si parla di piazza Cittadella e Casali». Claudia Gnocchi (capogruppo civica Tarasconi) ha rimarcato l’impegno per le nuove alberature, per le telecamere e per la volontà di integrare le comunità di stranieri presenti a Piacenza. «Siamo pronti a dare il massimo – è il grintoso intervento di Salvatore Scafuto (Pd) - e a metterci la faccia per questi cinque anni. il gruppo del Pd è forte, Tarasconi può fare affidamento su di noi. Ci batteremo per questo, Piacenza non farà passi indietro».

Giuseppe Gregori (Civica Tarasconi) ha manifestato «perplessità sull’estensione del teleriscaldamento basata sull’attività dell’inceneritore».

«C’è un ruolo chiaro sui giovani – ha preso la parola anche Costanza De Poli (Pd) - che non sono una bandierina, ma vanno sempre coinvolti». Anche Margherita Lecce (Civica Tarasconi) ha ribadito l’importanza dell’impegno per una Piacenza più attrattiva per i giovani.

Sergio Ferri (Pd) ha riletto il documento di 5 anni fa del centrodestra, quando presentò il suo programma: «promesse tradite», visto il risultato elettorale, «il centrodestra conservatore ha reso immobile Piacenza». «Si parlò di lotta al degrado e migliorie al verde pubblico, più servizi ai piacentini». Per Ferri è importante tenere il tema della logistica al centro dell’azione. Andrea Fossati (capogruppo Pd) ha passato in rassegna i temi più importanti del programma. «Rispediamo al mittente le critiche sull’astrattezza. Ci sono obiettivi ambiziosi. Sull’ospedale la scelta è chiara: costruirlo dentro la tangenziale. L’hotel San Marco per valorizzare Verdi è un impegno per non definirci “verdiani” solo sulla carta».

«Ferri tiene alla logistica – è la stoccata di Nicola Domeneghetti (Fd’I) - portata dalla sinistra e malgovernata per quindici anni. Sinistra che ci ha lasciato altre pessime eredità, in ambito urbanistico, di contenziosi legali e problemi». «Per fortuna che il sindaco non amava le liturgie – ha ironizzato la capogruppo Fd’I Sara Soresi - qua si sta parlando di cose astratte, c’è molto fumo, poca concretezza, molti caffè, l’uscita dalla rete Ready e la rimozione degli amministratori delle società partecipate. Eppure molti cittadini, anche gruppi di cittadini, chiedono di incontrare il sindaco e non ci riescono».

Boris Infantino (Pc Coraggiosa) ha giudicato «mistificatori» alcuni interventi delle minoranze: «si dice che abbiamo dimenticato temi che, invece, abbiamo citato, e cinque anni fa furono dimenticati». Gianluca Bariola (Civica Tarasconi) si è soffermato sull’affiancamento del Comune agli enti del terzo settore nel sociale per la co-progettazione.

IL SINDACO: «DA NOI CONFRONTO E UMILTA’»

Il sindaco Tarasconi, nella replica finale alla discussione, ha apprezzato il fatto che tutti siano intervenuti: «A tutti interessa il programma». «Siamo qui da 119 giorni dal giuramento – ha detto riferendosi all’Amministrazione -, qualcuno chiede i “fatti”: qualcosa abbiamo svolto, certo non abbiamo potuto costruire in questo poco tempo una palestra per le scuole. Qualcuno dice che è “il libro dei sogni”, qualcun altro che “sono troppo astratte”, io posso dire che da parte nostra ci sarà confronto e umiltà». Entrando nel dettaglio, il sindaco ha annunciato che saranno 3500 i nuovi alberi piantati da qui ad aprile. Ha toccato anche piazza Cittadella. «Confermo che abbatteremo l’ex biglietteria Seta entro i cinque anni. Nell’ultimo mandato si è rimasti fermi sulla questione, ci serve tempo per capire meglio le carte, la sottoscritta non vuole mica finire in un altro luogo di San Lazzaro (si riferisce al carcere delle Novate, ndr). Se si potesse fare, vogliamo il parcheggio interrato». Inoltre la Giunta intende demolire l’edificio di piazza Casali e spostare il mercato coperto nelle scuderie di Maria Luigia, che si trovano di fronte. Farà alcune valutazioni, invece, in merito all’appunto di Gregori, sul teleriscaldamento. «Approfondiremo: le caldaie vecchie vanno tolte, discuteremo sul termovalorizzatore». Infine il sindaco si è rivolta alle opposizioni: «Proviamo a lavorare insieme sulle cose che uniscono».

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