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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Logistica a Roncaglia, la maggioranza: «Non è un nuovo polo logistico»

Consiglio comunale, il centrodestra difende l’Amministrazione. Foti: «La pratica ha ottenuto ora tutti i pareri positivi, ma nessuno ha parlato quando si poteva intervenire». Critiche da Pd, Movimento 5 Stelle e “Piacenza in Comune”: «Altra logistica porta traffico e inquinamento»

Il dibattito sull’approvazione del maxi capannone da 76mila metri quadrati ai Dossi di Roncaglia è stato richiamato anche nelle comunicazioni di Consiglio comunale. Nella seduta del 12 novembre l’opposizione ha incalzato l’Amministrazione per aver messo la firma alla delibera di approvazione della variante. 

PD, 5 STELLE E “PC IN COMUNE” D’ACCORDO: «NO AD ALTRA LOGISTICA»

La Giunta Barbieri a parere suo riteneva la pratica in dirittura d’arrivo e ormai non bloccabile. Non la pensa così la minoranza. «La nostra Giunta – è intervenuto per primo il consigliere di “Piacenza in Comune” Luigi Rabuffi - dà l’ok per portare altra logistica nell’area Mandelli a Roncaglia, quando si stanno registrando situazioni di forte tensione in quel comparto a Le Mose e a Castelsangiovanni. A Le Mose entrano ed escono mille camion di media al giorno. Per forza di cose gli abitanti di Roncaglia si sentono abbandonati dall’Amministrazione».

Il capogruppo del Pd Stefano Cugini ha ripreso i punti salienti del suo intervento su IlPiacenza.it. «Prendetevi una pausa in maggioranza, avete bisogno di un po’ di ferie – ha espresso Cugini -. Ricordo i vostri ultimi scivoloni: il caso Boat, le Farmacie Comunali, i mercatini di Natale, il mercato del Forte, in ultimo il nuovo polo logistico. La Giunta Dosi non è mai intervenuta sulla variante di Roncaglia, non esistono pratiche, atti, dichiarazioni, decisioni al riguardo. Questa è una delibera totalmente vostra. Se davvero credete che non sia utile questa logistica, rischiate anche, prendetevi la responsabilità di cambiare, se lo ritenete più opportuno per la città e per Roncaglia. Ci vuole coraggio per amministrare». «Poveri cittadini di Roncaglia – è l’intervento del grillino Sergio Dagnino - che si beccano altro cemento, altro inquinamento. Un altro gigante che porterà traffico. La colpa sicuramente non è dei 5 stelle».

LA MAGGIORANZA: «PRATICA PORTATA AVANTI DAL CENTROSINISTRA»

Il centrodestra su questo tema è compatto. La pratica arriva da lontano e la paternità non è di questa Amministrazione. «Sono rimasto colpito dalle dichiarazioni di Legambiente e di Cugini – è l’opinione del capogruppo di Forza Italia Sergio Pecorara – che dicono che “Piacenza ha già dato” e che “Roncaglia ha già subito l’alluvione”. Non possiamo accettare queste critiche, il consumo di suolo c’è già stato in precedenza, non è dovuto al nostro intervento. È paradossale che nessuno abbia chiesto modifiche al progetto quando si poteva. Noi siamo e saremo vicini ai cittadini di Roncaglia, non abbiamo mai fatto promesse mirabolanti per loro, abbiamo raccolto i loro problemi e le esigenze della frazione. Vedremo a fine mandato quante cose saranno state fatte lì».

Neanche Tommaso Foti di Fratelli d’Italia accetta le critiche sulla delibera in questione. «Nella primavera del 2017 – ha detto l’onorevole - l’ex assessore Silvio Bisotti annunciava la destinazione dell’area, affermando che c’erano 60 giorni di tempo per presentare modifiche. Lo dico al Pd e agli abitanti di Roncaglia: la vocazione logistica di quell’area era già stata dettata in quel momento, dalla passata Amministrazione, e indicata dal Psc e dal Rue votato dal centrosinistra. È una palla che è stata questa Giunta a dare il via alla pratica, Legambiente lo sapeva, ma non voleva disturbare il centrosinistra in campagna elettorale nel 2017. La pratica è iniziata con Bisotti e il Pd, ma mancavano tutti i pareri. Pareri che oggi ci sono. Lo stesso presidente della Provincia del Pd Francesco Rolleri lo scorso agosto ha approvato la delibera per il suo ente, definendola “in continuità con quella precedente” e nel “rispetto di quel progetto già approvato in passato”». Per Foti sono pretestuosi anche i riferimenti all’alluvione di Roncaglia del 2015. «Non è vero che non si è guardato al rischio idraulico, ci sono tutti pareri favorevoli al riguardo per l’ok. Questa delibera, se non fosse passata, era impugnabile. Qua tutti i parametri – anche quelli idrici – sono a posto. Facile fare i censori, oggi, dopo aver votato tutti questi atti nel corso degli anni».

Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ha ribadito la posizione dell’Amministrazione. «Nelle frazioni ci vado eccome a parlare di questi temi. Ci vado senza fotografi, ma con i consiglieri comunali, per discutere con la gente. E il neo assessore Marco Tassi la prima frazione che ha visitato è stata Roncaglia. Questo non è un nuovo polo logistico, non è il progetto del “Bollone” da 960mila metri quadrati che sembrava coinvolgere il colosso Alibaba come ha detto qualcuno. La pratica approvata parla di un insediamento produttivo deciso e sancito nel 2006 e poi confermato da chi c'era prima di noi. Un progetto che non potevamo fermare, sarebbe stato un abuso, un reato. Perciò abbiamo portato a casa il massimo come opere compensative e risorse da questo accordo».

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