Lugagnano, Bobbio, Monticelli: «Troppe incognite su medici e investimenti»

Risolvere la carenza di medici di base in Emilia-Romagna, in particolare per quel che riguarda la provincia di Piacenza. A chiedere alla Regione di farsi carico di un problema che interessa famiglie e cittadini è, in un'interrogazione, Giancarlo Tagliaferri (Fd’I), che ricorda come «in diversi comuni non ci sono attualmente medici di medicina generale liberi: a Lugagnano, ad esempio, si finanzia la costruzione della Casa della salute per l’Alta Valdarda, ma l'Ausl non sa ancora quali servizi attivare; a Bobbio, come in altre aree della provincia, la Casa della salute (su cui sono stati promessi investimenti importanti) non si sa ancora se e quando sarà realizzata e con quali servizi; a Monticelli, infine, la Casa della salute sta subendo un importante depotenziamento di personale e di risposta assistenziale e diagnostica».

Da qui l'atto ispettivo per chiedere alla Giunta «se è noto il reale fabbisogno di medici di base in regione, quali sono i numeri reali dei cittadini sprovvisti del medico di famiglia, anche considerando i pensionamenti a breve termine, se le carenze in organico anche prossime sono realmente note al livello centrale e quali interventi concreti la Regione ha programmato anche attraverso l’assegnazione di risorse ulteriori nelle zone più disagiate e/o tramite la stipula di appositi accordi volti a incoraggiare l’inserimento dei medici di base sul territorio, rivedendo, ad esempio, l’erogazione e l’ammontare dei compensi e la disponibilità di locali e attrezzature». Tagliaferri, inoltre, sollecita l'amministrazione regionale «ad aprire un vero confronto sul piano socio-sanitario provinciale di Piacenza (ormai vecchio di 5 anni), a rivederne gli obiettivi e ad adeguare il piano investimenti a partire dai bisogni che il territorio esprime e non a partire dalle scelte di razionalizzazione e riorganizzazione dell’azienda Ausl».