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«Ma quali diritti, il ricorso è stato fatto per mettere il bastone tra le ruote alla Giunta»

Dopo il ricorso sulla scelta dell'area del nuovo ospedale, interviene il centrodestra: «La mancata richiesta di sospensiva svela l'unico vero obiettivo: ostacolare l’Amministrazione». Il sindaco Barbieri: «Gli argomenti non ci sono»

«Tanto tuonò che piovve. Come era ampiamente prevedibile, e da qualcuno forse spasmodicamente atteso, nell’ultimo giorno utile è stato presentato il ricorso contro la scelta dell'area del nuovo ospedale. Una mossa che non ci coglie affatto di sorpresa, ma che in alcuni suoi aspetti svela anche un malcelato obiettivo, vale a dire quello di mettere semplicemente il bastone fra le ruote all'Amministrazione comunale e, ciò che è più grave, cercare di ostacolare la realizzazione del nuovo ospedale». I capigruppo del centrodestra Giancarlo Migli (Fd’I), Carlo Segalini (Lega), Francesco Rabboni (Fi), Antonio Levoni (Liberali) e Mauro Saccardi (Gruppo Misto) commentano così la notizia del ricorso presentato al Tar di Parma contro la scelta dell'area 6 della “Farnesiana”.

«Non è certo nostro compito entrare nel merito della discussione sui presunti diritti violati, così come denunciato dai ricorrenti, poiché la materia è riservata alPatrizia Barbieri-123 giudice adito – spiegano i consiglieri – né tanto meno è nostra intenzione controdedurre alle motivazioni alla base del ricorso, atteso che già abbiamo avuto modo di esprimerci a più riprese e chiaramente sulla pratica in consiglio comunale. Non possiamo tuttavia tacere, a fronte della scelta dei ricorrenti di non richiedere al Tar la sospensiva dei provvedimenti impugnati, che così facendo si lascia ai tempi più lungi del procedimento ordinario ogni decisione al riguardo».

«Un'evidente contraddizione, che sa tanto di disegno tattico. Chi, infatti, a fronte di atti ritenuti illegittimi e da cui si ritiene oltremodo penalizzato, non richiederebbe un pronunciamento immediato per sospendere gli effetti del procedimento in attesa di un pronunciamento nel merito?», si chiedono retoricamente i capigruppo di centrodestra, dandosi anche la risposta: «Probabilmente vi è chi è più interessato a lastricare di ostacoli la strada degli altri piuttosto che a tutelare, come dice, sé stesso e i propri diritti».

«D’altra parte, nessuna sorpresa, poiché la strada del ricorso era stata più volte ipotizzata nel dibattito consiliare e preannunciata in alcune prese di posizione pubbliche dei ricorrenti: giudichino i piacentini, prima che i giudici, se a fronte non di una speculazione privata, ma dell’individuazione di un’area per un utilizzo ai fini pubblici - il caso suggerisce ai fini di salute pubblica - si dovesse arrivare a questo punto». «Ma tant’è: è evidente che un ricorrente ha sottoscritto l’atto di impugnativa solo perché non è stata scelta un’area, di proprietà dello stesso, che da svariati anni è sul mercato con destinazione d’uso all’evidenza di modesta attrattività».

Sul ricorso si è espresso anche il sindaco Patrizia Barbieri. «È evidente – ha commentato - che gli argomenti non ci siano, tant’è che non è stata richiesta una sospensiva. È un ricorso presentato allo scadere del termine a disposizione. Se c’erano tutti questi diritti da tutelare, avrebbero chiesto di sospendere l’iter. Quello che avevamo rilevato noi nell’istruttoria era giusto».  

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