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Martedì, 16 Aprile 2024
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Mancato incarico a Rosato, Foti (Fd'I-An) : «Occasione persa, ma noi rilanciamo»

A dicembre il sindaco Dosi aveva chiesto all'ex questore Rosato di dare una mano sul tema sicurezza, ma la cosa non si è concretizzata. Il commento del consigliere regionale e comunale Tommaso Foti

«Se anziché i tradizionali ed usuali effetti annuncio, puntualmente seguiti dal nulla, si fosse attentamente valutata prima la posizione del Dr. Michel Rosato, si sarebbe evitato, da parte del Sindaco Dosi e dalla sua ciurma, prima di presentare lo stesso come arruolato nell'ambito della tutela della sicurezza urbana" e poi pronunciare il rituale non possumus». Lo sostiene Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.

«Avremmo volentieri voluto potere concorrere ad individuare un percorso amministrativo che consentisse al nostro Comune di avvalersi, e quindi arricchirsi, della professionalità del Dr. Michele Rosato, da sempre uomo di prima linea nella tutela dell'orine pubblico - continua l'esponente di Fratelli d'Italia-An - ma il sindaco Dosi ha preferito annunciare la sua collaborazione, ancora prima di averne verificato la fattibilità, sollecitato in ciò dai suoi maldestri suggeritori, una vera e propria sciagura in servizio permanente effettivo. Ciò nonostante - conclude Foti - noi non arretriamo di fronte alla possibilità di avvalerci delle capacità davvero rare del dr. Michele Rosato, ragione per la quale chiediamo al sindaco Dosi di sottoporre la vicenda al vaglio della conferenza dei capigruppo consiliari, così da verificare quali altre possibilità vi siano, oltre a quelle prospettate dal Sindaco e verificatesi impraticabili, per raggiungere l'obiettivo di vedere, come merita, l'ex questore di Piacenza collaborare col Comune non da dietro le quinte, ma in prima fila, come del resto gli è più congeniale».

Foti, Mercatone Uno: «Situazione preoccupante, tardivo il tavolo regionale»

«Quali iniziative, oltre alla convocazione del tavolo prevista per il 27  Febbraio, ha assunto la Regione rispetto alla crisi di Mercatone Uno, lo storico gruppo emiliano romagnolo, leader nella distribuzione di mobili, prodotti per la casa e arredi?». Lo chiede il consigliere piacentino Tommaso Foti (Fdi) in una interrogazione alla Giunta in cui segnala che la società, con “una rete di 79 punti vendita, tra i quali quello di Fiorenzuola d'Arda, in provincia di Piacenza, e 3.700 dipendenti, avrebbe presentato  domanda di ammissione al concordato preventivo davanti al tribunale di Bologna. All’origine della domanda ci sarebbe - scrive Foti -  la “crisi finanziaria del gruppo che ha raggiunto i 425 milioni di euro, a fronte di un fatturato in costante flessione negli anni, che, nel 2014, è sceso a poco più di mezzo miliardo (dato di preconsuntivo)”.

Il consigliere di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, considerando questa situazione “particolarmente preoccupante, quanto meno sotto il profilo occupazionale”, ritiene "tardivo"  il tavolo di confronto convocato dalla Regione "per analizzare la situazione di crisi aziendale e per verificare la presenza di possibili investitori interessati a rilevare l’attività del gruppo, anche attraverso la predisposizione di un nuovo piano industriale" ed auspica "interventi più immediati, volti anche a rafforzare la tutela dei lavoratori in previsione delle iniziative che il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà necessariamente assumere al riguardo».

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