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Manifestazione Usb, Lega: «Decisione folle, il permesso andava revocato»

«Tutti hanno il diritto di scendere in piazza a manifestare, ma se questo diritto lede la libertà di qualcuno, allora deve essere revocato». È il commento del consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan sulla manifestazione sindacale organizzata dall’Usb, con la partecipazione dei centri sociali, per la morte dell’operaio Abd Elsalam Ahmed Eldane, in programma oggi pomeriggio a Piacenza. «È vergognoso – attacca l’esponente del Carroccio – assistere agli appelli del sindaco Dosi, che invita i piacentini ad abbandonare una determinata zona della città e gli esercenti a chiudere le proprie attività nel timore di una guerriglia urbana. Ed è inoltre assolutamente folle privare i cittadini della libertà di girare nella propria città, che le autorità consegneranno a chi è sospetto di provocare danni. E come se non bastasse, il corteo è il seguito della manifestazione non autorizzata dell’altra sera che ha paralizzato il servizio ferroviario. Una protesta che, se attuata da qualcun altro nelle stesse modalità, si sarebbe conclusa con ben altro trattamento nei confronti dei contestatori. Si tratta dunque di una politica sbagliata che non affronta il problema a monte, ovvero la presenza di persone che metteranno a repentaglio l’ordine pubblico perché non hanno nient’altro da fare».

Rancan mette inoltre in evidenza i costi derivanti dall’imponente schieramento di poliziotti per garantire l’ordine pubblico. «Per nessuna manifestazione svoltasi a Piacenza – prosegue Rancan - si sono mai registrate simili dichiarazioni dell’amministrazione comunale che lasciano presagire disastri annunciati, né si ricorda un tale spiegamento di forze dell’ordine, il cui costo grava ovviamente sulla collettività. Per evitare simili problematiche la Lega chiede la chiusura dei centri sociali, che hanno annunciato la propria presenza al corteo, in quanto covo di violenti e devastatori. Piacenza è dei piacentini, a loro deve restare, e non può essere consegnata nelle mani di chi intende metterla a ferro e fuoco». Sulla questione interviene anche il segretario provinciale del Carroccio, Pietro Pisani: «Dichiarazioni di questo tipo svelano la profonda inquietudine di Dosi, che non nasconde nemmeno quando vuole dimostrare che tutto va bene. Al contrario – insiste -, un amministratore capace affronta la quotidianità in modo fermo e deciso senza incutere il panico nella popolazione».

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