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Finanziaria, critico Vasco Errani: "Irricevibile e non sostenibile"

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il presidente Errani (Emilia Romagna) è critico sulla Finanziaria: "Carica il peso dei tagli sulle Regioni di oltre per il 50%". Pesanti ricadute "su lavoratori e famiglie"

Le Regioni si esprimono con un fermo "no" nei confronti della Finanziaria. Lo hanno fatto stamane con un documento emesso dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome, quest'oggi. "La manovra è stata costruita dal governo senza condivisione nè sulle misure nè sull'entità del taglio, riproponendo una situazione di assenza di coinvolgimento diretto" si legge nello scritto.

Molto scettico è il presidente dell'Emilia Romagna e della Conferenza Vasco Errani (nella foto), che afferma, come riporta Corriere.it, come la manovra sia "irricevibile e non sostenibile", poichè "carica il peso dei tagli sulle Regioni per oltre il 50%. Non è equa e i tagli avranno ricadute pesanti su persone, famiglie e imprese".

"La nostra posizione - sottolinea Errani al quotidiano milanese - è costituzionale. Non segnata da ragioni di schieramento politico. Non è corporativa. Non sta tutelando le risorse delle Regioni". "Le Regioni vogliono partecipare e dare il loro contributo alla riduzione dei costi della pubblica amministrazione, all'interno di una manovra che si inquadra in un contesto europeo: tuttavia questa è irricevibile". E vi sono nubi all'orizzonte anche per il federalismo fiscale: "Con questa manovra - prosegue Errani - sostanzialmente si riducono i margini per l'applicazione del federalismo fiscale, mentre la Conferenza delle Regioni chiede all'unanimità che ci siano tutte le garanzie perchè la legge 42 che introduce il federalismo possa essere applicata dal 2011 in tutte le sue parti".

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