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"MeetUp Piacenza": «E' anomalo che gli eletti 5 stelle non utilizzino la nostra piattaforma»

«Come ben sappiamo gli eletti sono autorizzati responsabilmente a parlare, nei limiti della Amici di Beppe Grillo loro competenza territoriale, per conto del M5s e ad utilizzarne il logo»

Il MeetUp Amici di Beppe Grillo di Piacenza ha diffuso una nota per comunicare alcuni chiarimenti: 

«Dopo la replica al nostro comunicato pubblicato da diverse testate - si legge nella nota - è opportuna qualche precisazione. Come ben sappiamo gli eletti sono autorizzati responsabilmente a parlare, nei limiti della Amici di Beppe Grillo loro competenza territoriale, per conto del M5s e ad utilizzarne il logo. Hanno facoltà di autorizzare terzi a farne uso autonomamente al di fuori del loro Comune? Non ci sembra. Anzi, ci pare che quando questo si verifica, venga compiuto una specie di abuso. L'unico proprietario del logo è Beppe Grillo. L'esposizione del logo, in vari modi, sui banchetti ed info-corner coi quali gruppi di cittadini (non solo meetup) promuovono campagne del M5s su scala nazionale (referendum sull'euro, reddito di cittadinanza, ecc..) distribuendo materiale prelevato dal blog o dal portale del M5s, ci pare implicitamente autorizzato, e persino doveroso. Non compete agli eletti, in tal caso, proibirne o autorizzarne l'uso».
«Stessa cosa - continua la nota - vale per la spendita del nome di Beppe Grillo nei comunicati. Quanto estrapolato dal testo firmato da Fico e Di Battista costituisce una misura preventiva, con la quale Beppe Grillo si tutela rispetto ad esternazioni non coerenti con principi e programmi del M5s, anche perché i meetup sono anche libertari, caotici, gente che va e che viene. Un eletto può, come chiunque altro, quando ritiene sia il caso, inviare eventuali segnalazioni a Beppe Grillo e al suo staff. Abbandonando i cavilli che appassionano tristemente alcuni, i temi che meritano attenzione e suscitano interesse nella cittadinanza, sono altri. È piuttosto anomalo che eletti del M5s non utilizzino la piattaforma meetup, adottata, per le sue intrinseche caratteristiche, dal M5s. Si tratta di una scelta che non ci sembra tanto coerente con l'articolo 4 del non-statuto (regolamento del M5s) che affida "alla totalità degli utenti della rete il ruolo di governo e di indirizzo normalmente attribuito a pochi". I gruppi facebook o altri social network vanno, secondo noi, intesi come strumenti aggiuntivi e non sostitutivi della piattaforma meetup».

«Per essere un soggetto politico che favorisce davvero l'inclusione, la partecipazione e la trasparenza - conclude il MeetUp Amici di Beppe Grillo - non ci si può limitare ad informare a posteriori i cittadini in merito all'operato svolto, dando evidenza di scelte già effettuate, ma bisogna fare quel che tanti portavoce appartenenti ai meetup territoriali fanno, considerandosi terminali di una rete ben più estesa di qualche amicizia o conoscenza. I meetup costituiscono il cuore pulsante del M5s. Sono il terreno nel quale le liste civiche affondano le radici, esattamente come fà un albero. Quando il terreno è fertile l'albero è robusto e rigoglioso; quando la terra è arida, la pianta non germoglia. Ma se si recidono le radici, allora l'albero secca».

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