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Messaggio sessista contro Barbieri dal cellulare di Rancan. È giallo nel centrodestra

Da un vecchio numero di telefono disattivato di Matteo Rancan parte un sms offensivo. Il leghista sporge querela alla polizia postale per vederci chiaro. Zandonella: «Il numero è inattivo dal 2014, siamo basiti, sta capitando di tutto»

Non c’è pace nel centrodestra piacentino. Dopo il travaglio della scelta del candidato a sindaco – che ha visto prevalere Patrizia Barbieri su Massimo Trespidi -, decisione in grado di provocare malumori e lotte intestine, ora si è aperto un altro scottante caso. Di mezzo c’è finito il consigliere regionale Matteo Rancan e proprio il candidato sindaco Barbieri. Un sms, nelle ultime ore, ha fatto il giro del centrodestra locale ed emiliano. Nel messaggio, inviato a numerose persone tra cui anche qualche giornalista, si parlerebbe di Patrizia Barbieri come un candidato perdente rispetto alla figura di Trespidi, utilizzando - a quanto pare - un epiteto sessista che sorpassa abbondantemente il “politicamente corretto”. E il messaggio sarebbe partito da un vecchio numero di Rancan, utenza che però il consigliere dice di «non utilizzare da anni».

Rancan non vuole entrare nel merito della vicenda, ma ci tiene ad informare che ha già provveduto a presentare una denuncia alla polizia postale per tutelarsi. «Ci penseranno loro – dichiara il consigliere – a indagare su questo fatto. Il numero è inattivo da anni, non so proprio come sia potuto succedere. Nella migliore delle ipotesi si tratta di un pessimo scherzo. Nella peggiore è l’iniziativa di qualcuno che ora si deve preoccupare».

Il messaggio coinvolge indirettamente anche due altri big del Carroccio locale. Nel testo verrebbero citati anche “Luca” e “Pietro”, riconducibili a Luca Zandonella – segretario cittadino – e Pietro Pisani, segretario provinciale. Ha parlato in queste ore con Patrizia Barbieri per spiegare l'accaduto? «Sì – aggiunge Rancan -, l’ho subito informata di quanto è capitato. Non riesco proprio a capire».

Dietro l’sms potrebbe esserci un attacco hacker ben congegnato, per mettere in cattiva luce la segreteria leghista. Il mistero s’infittisce e sta facendo discutere nel centrodestra. «Io non l’ho ricevuto – prova a spiegare Luca Zandonella, segretario cittadino - ho saputo dopo da altri esponenti della Lega dell’invio. L’sms infatti è arrivato a esponenti piacentini ed emiliani del Carroccio. La situazione è molto fumosa, non capisco come sia potuto succedere». Zandonella, insieme a Rancan, ha fatto alcune verifiche. «Il numero risulta inattivo dal 2014, ci siamo recati subito ad un Centro Tim per comprendere meglio la situazione e ci risulta che non sia ancora stato riassegnato a nessun utente. Siamo basiti, sta succedendo di tutto in questi ultimi giorni. Bene la denuncia, chiunque sia stato è un coniglio, un vigliacco e codardo».

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