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Minori non accompagnati, Tarasconi e Molinari (Pd): «Apriamo una fase di concertazione per sostenere gli enti locali»

Approvata in Assemblea legislativa una risoluzione sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati

Approvata in Assemblea legislativa una risoluzione sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati. “Siamo e resteremo sempre un territorio che pratica il valore della solidarietà, consapevoli tuttavia di dover migliorare il meccanismo che regola il sistema dell’accoglienza”. È con questo presupposto che i consiglieri regionali piacentini Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari (Pd) hanno firmato, insieme ad altri consiglieri regionali, la mozione, passata all’unanimità in Assemblea legislativa, sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati. “Recentemente – ha dichiarato in particolare Tarasconi durante il suo intervento dai banchi dell’emiciclo – il comune di Piacenza è salito alla ribalta della cronaca segnalando un dato di flusso nel 2016 di ben 143 minori albanesi non accompagnati. Si tratta di riflettere su una nuova modalità di dialogo con l’Albania per gestire questo flusso e arginarlo”. Sul fronte dei minori stranieri non accompagnati, in particolare, emerge da tempo molta preoccupazione dal momento che Regione e Comuni si trovano continuamente a dover gestire soluzioni emergenziali e non pianificate. “Gli enti locali che hanno scelto responsabilmente di dare il loro contributo – sottolineano - sono in difficoltà e necessitano di essere sostenuti”.

“Attraverso la risoluzione – chiariscono Tarasconi e Molinari – proponiamo di aprire una fase di concertazione tra Regioni, Anci, Comuni e Ministero degli Interni, per costruire un piano di ridistribuzione equo, in cui tutti diano il proprio contributo. Ai Prefetti dovrebbero essere date indicazioni univoche per la gestione in emergenza dei minori, a partire dall’accertamento dell’età che deve essere fatto prima dell’arrivo sul territorio. Inoltre, tra gli impegni che chiediamo alla Giunta c’è quello di sostenere maggiormente l’attivazionedi progetti di affidamento famigliare, supportati da un adeguato sostegno economico e di servizi.” “Lo abbiamo detto in passato e lo ripetiamo: non è in discussione la tutela del minore che va sempre e comunque garantita. È in discussione un sistema secondo cui flussi di minori albanesi non accompagnati arrivano nella nostra, ma anche nelle altre Regioni, e che nella maggior parte dei casi non hanno a che vedere con i richiedenti protezione internazionale”. “Per il bene dei ragazzi – osservano i consiglieri piacentini – sarebbe necessario operare per estirpare qualunque fenomeno che li strumentalizzi al fine di sfruttare il sistema di accoglienza, distorcendolo e rischiando di farlo implodere”.

Secondo i dati, sono 11.648 le presenze registrate nel nostro Paese al 30 aprile 2016. L’Emilia-Romagna si attesta al sesto posto con il 7,2% (che corrisponde a 840 unità) preceduta da Sicilia, Lazio, Lombardia, Puglia e Calabria. “Un quarto dei minori albanesi non accompagnati dell’intera regione – puntualizzano Tarasconi e Molinari -  è assistito dal Comune di Piacenza”. “Riflettiamo - concludono - sulla necessità di definire nuovi accordi con l’Albania affinché aumentino la cooperazione, i programmi e le iniziative per un più rapido riscontro e individuazione delle famiglie di origine, per più tempestive procedure di ricongiungimento parentale nel paese d’origine, oltre che per una giusta compartecipazione dello stato di provenienza alle spese di accoglienza e sostentamento dei minori ospiti in attesa di rimpatrio”.

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