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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Molinari e Tarasconi (Pd): «Regione mai così vicina a Piacenza»

Ad un anno dalle Elezioni Regionali, il bilancio di Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi (Pd). «L’ospedale nuovo è un progetto che dovrebbe far piacere a tutti i piacentini, anche se noi rimaniamo concentrati anche sui servizi. Caragnano: «Promossi a pieni tutti i nostri rappresentanti in Regione»

«Dopo un anno di Regione ci sembra giusto fare il punto della situazione». E così Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi hanno voluto fare qualche puntualizzazione – nella sede del Pd di via Martiri della Resistenza – sulle cose importanti portate a casa dalla giunta Bonaccini. «Ricordo il taglio dei costi della politica – ha esordito Tarasconi, subentrata in estate a Paola Gazzolo in consiglio regionale, rimasta come assessore - la legge regionale sui rifiuti (ambiziosa), l’impegno per l’alluvione (momento difficile per la nostra comunità), il patto per il lavoro (per portare nuovi investimenti e creare posti di lavoro), e il bilancio che approveremo tra il 21-23 dicembre in aula con scelte politiche importanti. A Piacenza non c’è mai stata una presenza così forte del presidente, molto spesso vicino alle nostre necessità e peculiarità. Non abbiamo mai avuto una rappresentanza così nutrita a Bologna: 1 assessore, 2 consiglieri in maggioranza e 2 in minoranza. Si possono portare a casa risultati importanti, come per il treno per Expo confermato dalla giunta: è un passo avanti, costerà 1 milione e 800mila euro all’anno alla Regione».  

«La macchina regionale – è intervenuto Molinari - sta lavorando molto per i cittadini. Questo è stato un anno delicato per l’assetto istituzionale: la nostra Regione ha anticipato tutti gli altri territori nel dare risposte sull’operatività, sui servizi, sul personale delle Province. La Regione fa da cuscinetto tra le Riforme volute dal Governo e gli enti locali del territorio. In questa fase interlocutoria si tende a dare poco peso ai “passisti” che vogliono fare ragionamenti seri. Ora si parla tanto di sanità: ospedale sì, ospedale no. La Regione - in una fase di tagli notevoli anche in questo settore – ha le capacità per affrontare il problema della riorganizzazione dei servizi mantenendo gli attuali livelli assistenziali. Ci saranno linee regionale che saranno discusse dai territori locali».

Secondo Molinari, gestire l’eredità lasciata da Errani, significa entrare in campo in una fase difficile della politica regionale. «Il ruolo della Regione negli ultimi mesi è stato quello di ereditare un lavoro precedente e proiettarlo nel futuro con una programmazione. Il ruolo che noi consiglieri dobbiamo avere invece è quello di fare sistema qua a Piacenza e arrivare a Bologna con progetti condivisi. Dobbiamo avere una voce unica in quell’ente». «Ho molto rispetto per il lavoro di Foti – ha aggiunto Molinari - e delle minoranze, ma il suo è un ruolo diverso dal nostro. Non ci interessa fare la corsa – come ha fatto qualcuno sul taglio dell’Irap alle Asp – a rivendicare la primogenitura delle idee. L’amministrazione e la maggioranza Pd-Sel hanno il compito di prendersi la responsabilità delle scelte. C’è una crisi, ci sono dei tagli e rivendichiamo le scelte fatte dell’ente. Con Tarasconi e con altri siamo impegnati per dare una visione locale delle cose. Ogni giorno di questi ultimi mesi eravamo in Regione ad ascoltare, discutere e chiedere per l’alluvione».

«Il milione di euro per gli impianti sportivi – ha aggiunto a tal proposito Tarasconi – annunciato ieri a Bobbio da Bonaccini, è un lavoro fatto con i sindaci piacentini. Quel fondo andrà per la maggior parte ai comuni Piacentini colpiti da questa calamità. Ricordo inoltre che le tasse non saranno alzate nel 2016, dopo essere rimaste già ferme nel 2015. Non è una cosa banale. Oltretutto abbiamo aumentato i fondi per la cultura (10 milioni di euro in più). Nessuno – Tarasconi ha risposto ad alcune critiche del centrodestra piacentino - vuole peggiorare la situazione della sanità. I posti letti di Oncologia si trasformeranno in Day Hospital, non si perde nulla – come detto da Foti in consiglio comunale ieri -. Nessuno ha intenzione di peggiorare la sanità piacentina».

Ma l’ospedale si farà o non si farà? «L’ospedale nuovo – ha chiarito Molinari, ex sindaco di Vernasca - non è ancora all’ordine del giorno. È stata lanciata una sfida che dovrebbe rendere contenti tutti i piacentini. Ma davanti c’è un percorso lungo, di dieci anni, per individuare l’area giusta, il progetto. Non dobbiamo concentrarci solo su questo. Un conto sono i servizi e la loro riorganizzazione locale, l’altro è il nuovo ospedale. Son tavoli distinti, oggi siamo più impegnati per i servizi attuali. Se arrivasse mai un investimento da 150-200 milioni per un nuovo ospedale, da piacentini, non ci lamenteremmo di certo…».

«La Regione – è intervenuto anche il segretario provinciale Loris Caragnano - è quella che in maniera più immediata fa le differenze sul territorio: l’abbiamo visto dopo l’alluvione. Quando non esisterà più la Provincia, sarà ancora di più un punto di riferimento del territorio. La Regione è riuscita in maniera rapida a mettere a disposizione i fondi, comprimendo i tempi, per dare strumenti agli enti locali.  L’Emilia è sempre la prima a rispondere su temi nuovi e come Pd abbiamo una squadra piacentina di tutto rispetto. Piacenza è ben rappresentata e può avere risultati importanti. Se si parla di ospedale nuovo è merito loro e del partito. Promozione a pieni voti - nonostante gli esami di straordinaria importanza a cui sono stati sottoposti – per i nostri rappresentanti».

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