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«Montare e smontare il palco in piazza Cavalli costa mille euro. Ecco perché rimane lì»

Tanti i piacentini che non sopportano la vista, per diversi mesi, del palco fisso davanti a Palazzo Gotico. Interrogazione del Movimento 5 Stelle sulla struttura. L’assessore Passoni: «Tanti eventi, antieconomico smontarlo e rimontarlo ogni volta»

Nella top ten delle discussioni piacentine sui social - in particolare Facebook - quelle che richiamano l'attenzione sull’utilizzo e il decoro di piazza Cavalli sono una presenza fissa. In Sergio Dagnino-2particolare molti piacentini non sopportano di vedere il palco - utilizzato per concerti, spettacoli, eventi e celebrazioni - abbandonato per diversi mesi proprio davanti a Palazzo Gotico. Il palco, in effetti, è ingombrante e molto anti estetico: rovina anche la cartolina che i turisti si vogliono conservare - utilizzando i propri smartphone o macchine fotografiche - della nostra piazza e del Gotico. Perché non montarlo per gli eventi e, al termine, togliere tutto? È quello che si è chiesto il consigliere del Movimento 5 Stelle Sergio Dagnino, che ha presentato un’interrogazione al riguardo all’Amministrazione Barbieri. «Perché il palco rimane lì a lungo, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi?», è il succo della richiesta del pentastellato. Di pomeriggio si trasforma anche in un pericoloso "parco giochi" per molti bambini. Gli ha risposto l’assessore al bilancio Paolo Passoni. «Il palco rimane lì per una questione di risparmio – ha spiegato Passoni -. Con tutti gli eventi organizzati nel periodo estivo, è antieconomico smontarlo e rimontarlo tutti i giorni». Passoni ha elencato nella seduta di Consiglio comunale del 12 novembre tutti gli Paolo Passoni-2eventi organizzati nei giorni estivi. La lista è lunghissima. In effetti nel corso di una settimana di maggio, giugno, luglio, agosto e anche settembre, il palco viene utilizzato in più di un'occasione. «Sono tutti costi diretti a carico del Comune di Piacenza – ha sottolineato l’assessore -. Il palco ci viene a costare mille euro di spese complessive per montarlo e smontarlo prima e dopo un evento organizzato in piazza Cavalli. E non possiamo far pagare il palco a chi organizza eventi e ottiene la collaborazione del Comune: a chi fa domanda e la ottiene, lo concediamo gratuitamente. Il palco, perciò, rimane lì per un mero problema economico». Il grillino Dagnino ha fatto però un’altra considerazione. «Il 4 novembre, alle celebrazioni per il centenario dalla Grande Guerra, tutto si è svolto perfettamente senza la presenza del palco. Funzionava alla grande anche per queste manifestazioni pubbliche (al 25 aprile e al Primo maggio, ad esempio, il palco viene sfruttato per gli interventi delle autorità). Se si può non usarlo, non installiamolo. E cerchiamo di far pagare il privato che lo chiede per piazza Cavalli». Intanto, per la gioia di tanti, il palco da qualche settimana è sparito dal "salotto" cittadino. Ma ritornerà. 

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