Via Caorsana 43, Lega Nord: «La moschea è irregolare». Presentato un esposto

"Atto di resa culturale" così l'onorevole Massimo Polledri si esprime nei confronti della "moschea" creata in un capannone in via Caorsana 43 dall'associazione culturale islamica. Luogo dove tuttora si svolgono le celebrazioni musulmane. La Lega si oppone e vuole vederci chiaro, in primis con un esposto. Massimo Polledri, il consigliere regionale Stefano Cavalli e con il segretario Paolo Mancioppi hanno appunto presentato e firmato un esposto al sindaco, al prefetto e al comando della Polizia municipale per chiedere che si faccia chiarezza sulla destinazione d'uso dello stabile, ma non solo.

«I sottoscritti - si legge - chiedono di provvedere ad accertare le eventuali violazioni urbanistiche e/o edilizie al fine di impedire attività illecite e/o incompatibili con l’attuale destinazione d’uso dell’immobile e provvedere con le dovute sanzioni».

E continuano: «Nel parere obbligatorio espresso dai vigili del fuoco si ipotizza una destinazione d’uso a deposito merci (attività artigianale) e non viene fatto cenno alla presenza di persone né, tanto meno, a riunioni di preghiera. Siccome invece quello è eccome un luogo di preghiera evidentemente quacosa non torna». Inoltre Polledri aggiunge: «C'è anche una diffida dal 2009 a non utilizzare quel luogo come luogo di culto, chi doveva controllare non ha controllato». E conclude: «Sulla Caorsana di fatto c'è un ambasciata, uno spazio extraterritoriale dove non vale e non vige la legge italiana. Si deve intervenire».

(Da Cronaca di oggi, 11 ottobre 2011)