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Consiglieri M5S: «Silenzio assordante sulla Commissione controllo e garanzia»

«Un silenzio assordante. Questa la reazione dell'intero consiglio comunale di fronte al dibattito sulla nostra proposta di istituzione della commissione controllo e garanzia»

I consiglieri comunali grillini intervengono con una nota sulla loro proposta di istituire la Commissione Controllo e garanzia: «Un silenzio assordante. Questa la reazione dell'intero consiglio comunale di fronte al dibattito sulla nostra proposta di istituzione della commissione controllo e garanzia, commissione prevista tra quelle dello  Statuto Comunale del nostro stesso ente, ma azzoppata dalla sua mancata declinazione nel regolamento. Insomma potrebbe esserci ma non si sa come, soprattutto non si sa perché».

«Lo statuto lascia libertà ai proponenti di stabilirne le funzioni, pertanto noi abbiamo definito e inserito nella commissione proposta in consiglio quello che ritenevamo essere decisivo per attuare una seria attività di controllo. La nostra proposta ha ricevuto 3 pareri contrari da parte degli uffici e uno da parte della commissione affari istituzionali, il tutto faceva presagire una mezza rivoluzione in consiglio con maggioranza e opposizione ad inneggiare all'incompetenza dei grillini, alla teoria del complotto, alla trasparenza e regolarità che il Comune di Piacenza ha sempre dimostrato tanto da non aver bisogno, né ora né mai, di una commissione che metta in dubbio tali prerogative».

«La commissione che abbiamo proposto è uno strumento di garanzia per l'opposizione che ne avrebbe la presidenza (sia chiaro: per chi vuole fare opposizione!), ma è un valido strumento di partecipazione per i cittadini che potrebbero fare segnalazioni previa certa identificazione e vagliandone preliminarmente l'attendibilità».

«Poi dicono che il movimento 5 stelle non fa proposte e non è costruttivo: proponiamo l'istituzione della commissione controllo e garanzia e finalmente maggioranza e opposizione si ritrovano compatte, in un'insperata coesione politica, anche questo è un modo per creare consenso».

«Fra poco affronteremo una grande sfida: verrà infatti costituita una sottocommissione della commissione 1 per valutare modifiche al regolamento e allo statuto del consiglio comunale e formulare delle proposte da far poi valutare in consiglio comunale. Speriamo che non saranno ancora tutti solidali nel correre al riparo, eliminando questa possibilità di controllo attualmente prevista dallo statuto. Nella parvenza di democrazia di cui le precedenti amministrazioni hanno voluto dotarsi inserendo in Statuto la possibilità di istituire tale commissione, si è “dimenticato” infatti di specificarne le funzioni e quindi i campi di applicazione, che però non sembravano necessari perché i consiglieri sanno bene come interpretare Statuti e regolamenti. E se anche così non fosse perché stravolgere quelle convenienti tradizioni, quegli usi e costumi che negli anni hanno permesso a tutti di sentirsi nell’aula consiliare così come a casa propria? Dovrebbe essere chiaro a tutti che quando si lascia un vuoto, qualcuno lo prende come spazio da riempire ed ecco che noi abbiamo proposto i nostri contenuti per quella commissione che è stata bocciata senza nessuna spiegazione:

a) verifica delle situazioni di ineleggibilità ed incompatibilità dei consiglieri; 
b) verifica dello stato di attuazione delle linee programmatiche per il mandato amministrativo; 
c) verifica dello stato di attuazione dei programmi e degli obiettivi previsti nel piano esecutivo di gestione; 
d) formulazione di indirizzi e relativa vigilanza e controllo sull'attività delle aziende, istituzioni, enti ed organizzazioni dipendenti dal comune e di altre strutture partecipate dal comune; verifica del grado di attuazione di convenzioni e di accordi programmatici eventualmente stipulati; 
e) statuti, regolamenti e relative modificazioni; 
f) esamina le richieste di accesso agli atti da parte di consiglieri comunali nei casi disciplinati dal Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale; 
g) esprime pareri e svolge analisi e studio su ogni altra questione di particolare rilevanza demandatale dal Consiglio comunale,dalla Giunta o dal Sindaco. 

«Nessuno ha motivato il voto contrario, preferendo il silenzio, non considerando che la mancanza di giustificazioni solo apparentemente era rivolta a noi, in realtà è un affronto a tutti i cittadini (magari anche loro elettori) che da tanto chiedono alla politica delle posizioni oneste e rispettose».

«Gli attivisti del movimento5stelle hanno raccolto in queste settimane 500 firme di residenti piacentini per chiedere civilmente che ciascun consigliere aderisse alla nostra proposta: li ringraziamo per il sostegno rassicurandoli che nulla andrà perduto. “Prima ti ignoranopoi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci", diceva un tale»

 

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