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Movimento 5 Stelle, un incontro pubblico per discutere dello Statuto comunale

I consiglieri del Movimento: «Abolire la commissione delle elette, inutile e autoreferenziale». E rilanciano la proposta di un consigliere “aggiunto” in rappresentanza dei migranti, senza diritto di voto

Il Movimento 5 Stelle organizza alla sede della ex circoscrizione 3 di Piacenza una serata di confronto sullo Statuto comunale. Alle ore 21 del 28 gennaio i consiglieri comunali presenteranno alla cittadinanza la loro bozza di statuto. «È la costituzione del Comune – spiega il capogruppo in consiglio Mirta Quagliaroli - ci teniamo particolarmente e per questo la presentiamo ai cittadini. È un passo importante che dovrebbe fare l’Amministrazione, ma ciò non è mai accaduto. Si tratta di un percorso lungo, a Parma la revisione dello statuto è partita direttamente dalla partecipazione. In quella città prima si sono svolti gli incontri con i cittadini, poi si potevano mandare suggerimenti online. A questo si è aggiunta “una giornata della democrazia” nel 2013: sono intervenuti cittadini in modo spontaneo ed altri estratti a sorte. Dopo questo percorso, durato un anno e mezzo, si è passati in consiglio comunale a discutere la bozza dello statuto. Ben 300 cittadini sono stati coinvolti».

«A Piacenza – continua la capogruppo nel presentare l’iniziativa - si è fatto un po’ il contrario: si voleva rendere più fluido il consiglio comunale, più snello e scorrevole, perciò si è partiti nel rivedere il regolamento in commissione. Viste le grandi difficoltà che c’erano – soprattutto grazie a noi del Movimento 5 Stelle – e le pressioni su alcune questioni, come l’abolizione della commissione delle elette, siamo usciti dalla sottocommissione. Modificare il regolamento era impossibile, molti articoli contrastavano con lo Statuto, bisogna passare prima da lì. Il regolamento ora è fermo, in attesa che si faccia prima lo statuto: si è partito a rovescio. Ci dispiace – siamo usciti dalla sottocommissione ad hoc per questi motivi – che il percorso non sia stato partecipato. Tutti i cittadini avrebbero potuto capire come funziona un comune: lo statuto è la cosa più importante, è un po’ come la Costituzione. Sopperiamo a questa mancanza del Comune con la serata di domani. Abbiamo già pubblicato sui nostri profili Facebook il materiale, in modo che si possa discutere già dei temi».

Al centro delle proposte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle l’istituzione della “commissione garanzia e controllo”. «Noi la vogliamo, gli altri no. Vogliamo che la commissione 1 – continua Quagliaroli - si occupi anche di questi temi, e che sia presieduta da un consigliere della minoranza. Oltrettutto nessun presidente delle commissioni è di minoranza: è una cosa grave. Inoltre la “commissione delle elette” è inutile e troppo autoreferenziale. La commissione 3 si può occupare oltre che del sociale anche delle pari opportunità e la presidenza potrebbe essere affidata a una donna»

Vogliamo inoltre un particolare riferimento al “diritto all’acqua pubblica” nello statuto, vediamo cosa ne pensano gli altri consiglieri. Parleremo anche del “consigliere aggiunto” che garantisce una rappresentanza straniera, ha diritto di parola su molti argomenti che riguardano la sua sfera, senza diritto di voto e di compenso. È un modo per far partecipare la comunità straniera, far conoscere i meccanismi e le regole. «Un cittadino che capisce come funziona la macchina comunale – ha proseguito Andrea Gabbiani - è un cittadino informato. Dovrebbe farlo l’Amministrazione, ma lo facciamo noi. Speriamo almeno che il prossimo bilancio sia veramente partecipato».

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