La Mozione Cuperlo di Piacenza esprime grande preoccupazione per quanto si è verificato nel corso dell’assemblea congressuale del PD di Bobbio, e che il Circolo ha giustamente ritenuto di segnalare alla Commissione di garanzia provinciale.

Quello che deve essere un confronto delle idee e delle proposte politiche tra iscritti non si può trasformare in una brutale conta delle tessere, mediante una evidente forzatura rappresentata da una massiccia iscrizione dell'ultimo minuto. Perché se è vero che il partito deve attirare nuovi iscritti, questo non può che avvenire attraverso una partecipazione consapevole e rispettosa della democrazia.
L'iscrizione ad un partito deve essere un gesto di coscienza civile che aiuta la politica a recuperare la credibilità e il senso di un impegno che non può mai essere separato dall'etica e dalla moralità.
La politica, quella buona, si difende evitando questi episodi che non sono altro che operazioni di potere prive di qualsiasi senso e che contribuiscono sempre di più ad indebolire il partito ed ad allontanare i cittadini dalla politica. Bisogna allargare la partecipazione con modalità che siano rispettose del ruolo degli iscritti e in grado di rafforzare il valore della militanza.
La Mozione Cuperlo ha messo al centro della propria proposta il valore del partito e della politica come impegno civile, partecipazione democratica e come sforzo collettivo in grado di risollevare il paese e la dignità delle persone, Per questo motivo non possiamo che esprimere la solidarietà al circolo di Bobbio e al suo segretario, una ferma condanna di quello che è avvenuto e invitare tutti al rispetto di un vero confronto democratico libero e consapevole.
Per la Mozione Cuperlo di Piacenza
Giulia Piroli