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Municipale, Poma: «Il 70% dei vigili lavora all’esterno». Pascai: «Lo sciopero è da vigliacchi»

Il consigliere Pd Marco Pascai prima si scaglia contro lo sciopero dei vigili, poi corregge il tiro e si scusa. Opizzi: «Comportamento indegno criticare i vigili». Ascoltato in commissione 2 il comandante della municipale Stefano Poma: «Più agenti per la città in bicicletta». Poco coperti i turni serali (5%)

È stato ascoltato in commissione 2 – su invito dei consiglieri comunali in modo bipartisan – il nuovo comandante (ha preso servizio lo scorso 1° maggio) Stefano Poma. Davanti a un’aula un po’ vuota - diverse assenze nell’opposizione, e nessun rappresentante della giunta (il sindaco Dosi è rimasto solo qualche minuto) - il comandante è stato interrogato sul futuro del corpo di polizia municipale. Andrea Gabbiani (M5s) ha esordito chiedendo al comandante se avesse pensato a un cronoprogramma di interventi nei prossimi mesi, magari pensando a dotarsi di nuovi alcool test e narco-test di ultima generazione. Gabbiani ha posto il problema della grande presenza di assicurazioni false.  «La sede di via Rogerio – è il pensiero di Gabbiani - per certi punti di vista è inadatta. Si è fatto un’idea di trasferire la sede nell’ex caserma dei vigili del fuoco di viale Dante?». «La mancanza di risorse al nostro corpo – è l’intervento del comandante - è un problema che riguarda tutta Italia, ognuno cerca di affrontare i problemi con le risorse disponibili. Sono stato recentemente portato a conoscenza delle attività dei cittadini a favore della sicurezza, che utilizzano cellulari e social network per informarsi a vicenda. Gli etilometri ci sono, non c’è un problema di dotazione. I narco-test sono di varie tipologie e hanno costi diversi, ma non sono omologati: senza l’esame medico questo pre-test può essere contestato. Servono solo per portare la persona all’ospedale in caso di positività. Ci potremmo dotare di telecamere per riprendere la mancanza di assicurazioni sulle auto: gli strumenti tuttavia non sono ancora stati inseriti nel codice della Strada, anche queste risultano - al momento - solo un pre-test. Non sono andato a vedere la sede di via Dante, sto aspettando di capire questo aspetto. Sto mettendo giù una serie di attività sul presidio del territorio cittadino. Mi riferisco alle soste e ai parcheggi – ciò che riguarda l’ordine cittadino – su cui sto già muovendomi. Implementeremo qualche servizio in strada, come gli agenti in bicicletta in città, per avere interventi celeri con altri mezzi in situazioni più serie. Conto di lavorare, di fare, e di "far sapere": la gente ha bisogno di conoscere quel che viene fatto dalla municipale». Marco Pascai-2

Andrea Tagliaferri (Pd) ha chiesto lumi sulle “risorse umane”. «La gente dice di non vedere in giro gli agenti, possiamo sapere i dati del personale che sta in ufficio? Nel nostro piccolo cosa possiamo fare per migliorare la Municipale? Magari potremmo pensare a stanziamenti del Comune in questa direzione, o cambiare i regolamento, o dirottare il personale verso altre mansioni? A mio giudizio questo corpo va utilizzato di più viste le mancanze dello Stato».

«Faccio il comandante dal ’97 – ha detto Poma in aula - e non ho mai trovato nessuno che dica che siamo troppi in giro per le strade. Siamo organizzati su tre turni giornalieri, abbiamo una media di presenze del 40% sul turno del mattino, del 40% al pomeriggio e del 5% alla sera. Il 70% del personale (circa 80 agenti su 114) è rivolto sui tre settori che si rivolgono all’esterno, ovvero alle mansioni del “territorio” (“attività informativa” e giudiziaria), commercio-ambiente-edilizia e infortunistica stradale. Quello interno si occupa del comando (segretaria-protocollo, organizzazione del personale e dei servizi) e codice della strada. Il numero degli esterni è superiore rispetto a quelli interni, comunque ci sarà ancora una rivisitazione delle percentuali. Abbiamo competenze praticamente su tutto, ma su certi temi la nostra attività è complementare agli altri corpi di polizia. Quando ci chiedono di intervenire, dobbiamo farlo. Per certi comandi è possibile espletare tutte le attività, per altri è solo una possibilità remota. Adesso ho bisogno di tempo per capire cosa possiamo fare».

Sandra Ponzini (Pd) ha richiamato l’attenzione sulla situazione agli ingressi e alle uscite dalle scuole cittadine. «Genitori che parcheggiano sulle ciclabili e in doppia fila: si crea confusione e pericolo. Mai visto un vigile urbano davanti alla De Amicis». Ponzini è tornata anche sulla contrattazione tra vigili e Amministrazione sullo sciopero del 4 luglio. «E’ importante mantenere lo stesso impianto di ore degli ultimi anni per i nostri agenti, non di più».

«Mi spiace che politicamente l’Amministrazione – ha fatto notare Roberto Colla (Moderati) - non partecipi all’incontro, il sindaco sarà impegnato in qualcosa d’importante. Mi basta guardare il centro storico di sera per vedere i problemi: c’è bisogno di maggiore presenza dei vigili in strada, per il rispetto delle norme. La situazione è dura, il lavoro da fare è tanto, è mancato per troppo tempo un comandante. Più volte abbiamo richiesto il concorso, perché mancava un punto di riferimento per gli agenti, che hanno visto mancare motivazioni e stimoli». «Ci sarà da lavorare sugli stimoli, spero di darne: sono qui apposta», ha risposto il comandante.

«Spiace anche a me – ha aggiunto il capogruppo Pd Daniel Negri - che non ci sia il sindaco. Chiediamo sempre di più, come impegno, anche alla polizia municipale affinchè faccia qualcosa per la città, così come agli altri corpi. Ritengo che ci sia un’altissima percentuale di non assicurati o false assicurazioni a Piacenza: i mezzi per perseguire questo fenomeno ci sono, ma è importante anche migliorare la riscossione delle multe. Come sappiamo a Piacenza non incassiamo il 50% delle sanzioni: si potrebbe pensare a un fermo del veicolo per questo genere di azioni». Negri ha richiamato l’attenzione anche su alcuni episodi di violenza – soprattutto nei confronti delle donne – nelle ore serali nel parcheggio della stazione ferroviaria. «Si potrebbe pensare a una presenza fissa».

Quest’ultima ipotesi è stata scartata da Poma. «Le presenze fisse sono impossibili, significherebbe fare solo quello. Possiamo "scambiarci un giro" - di pattuglia, nda - con gli altri corpi di polizia. Così come sul presidio del territorio è difficile un nostro impegno fisso». Capitolo assicurazioni: «Nel 2014 ci sono aumenti di sanzioni sui veicoli assicurati, e la norma prevede la sequestra del mezzo. Tuttavia è stata introdotta una nuova norma che afferma che l’auto rimane in custodia al proprietario, visti gli alti costi dei depositi comunali. Ci sono perciò proprietari che se ne fregano…Le telecamere della Ztl – omologate per il Codice della Strada – potrebbero essere impiegate, con queste potremmo fare qualcosa. Presto il problema si risolverà con la digitalizzazione del sistema assicurativo, avremo banche dati certificate: ora non possiamo ancora contestare tramite la telecamera la mancanza di copertura assicurativa. Ci vuole la flagranza».

L'intervento che ha destato più scalpore e acceso gli animi, senz'ombra di dubbio, è provenuto dai banchi del Partito Democratico. «Lo sciopero del 4 luglio dei vigili – ha tuonato Marco Pascai (Pd)  - è da vigliacchi. Hanno trecento giorni all’anno per fare sciopero: non è questo il tavolo dove si gioca questa partita, è il ministero. Il rispetto del luogo di lavoro è sacrosanto, ma che vadano a fare un altro lavoro più utile se hanno problemi. Lavorare nella Municipale è fare un lavoro come un altro. Lo sciopero lo fanno tante categorie, ma nessuno farebbe così male a sé stesso come i vigili nel mancare l’appuntamento con il 4 luglio. Se sentono di avere delle limitazioni nello svolgimento del loro lavoro, andrebbero spostati ad altri servizi, come ambiente e verde». A margine della commissione Pascai ha chiarito ulteriormente la sua posizione. «Non ti vieta nessuno di lavorare in altri uffici: nel pubblico se non puoi svolgere il tuo lavoro, rimani nell’ufficio. E' proprio ciò che non mi piace del pubblico, rispetto al privato. Se vuoi rivendicare una cosa riguardante la tua mansione, non puoi dare un disservizio così alla città scioperando proprio il giorno della Festa patronale. Ci sono altre forme di protesta. Io come sindacalista non farei mai uno sciopero del genere. E’ come se un commerciante facesse sciopero il 24 dicembre. Potrebbero far cassa con le multe quel giorno, e invece così rischiano di provocare un danno al commercio e alle celebrazioni religiose cittadine».

«Lo sciopero lo fanno in tanti, gli insegnanti agli scrutini, gli autisti. Io confido in una revoca e in uno svolgimento regolare della festa del 4 luglio», ha infine concluso Poma. «Comportamento indegno del consigliere Pascai – ha replicato Erika Opizzi (Fratelli d’Italia) – dire che i vigili sono dei vigliacchi. Abbiamo sempre portato in consiglio le problematiche dei vigili, e l’Amministrazione ci ha sempre detto – a noi e ai sindacati – che senza un comandante non si poteva fare niente. Prima di “dare i nomi” ai vigili, bisognerebbe guardare in casa propria».

«Lo sciopero – ha detto Carlo Pallavicini (Sinistra per Piacenza) - va fatto per dare fastidio: il discorso di Pascai è aziendale, padronale e tipico di un bambino dalle elementari. Comunque non mi piace chiamarla polizia, sono dei vigili urbani. Non voglio sminuire i vostri problemi, però si dovrebbe ragionare sulle funzioni. I vigili non sono nè poliziotti, né militari dell’esercito. Il vigile deve accompagnare i bambini davanti alle scuole e controllare il traffico, se ci sono situazioni di pericolo deve chiamare le forze dell’ordine». Al termine della commissione Pascai si è scusato per «l’affermazione troppo forte». «Volevo dire – ha corretto il tiro – che la protesta non è seria. Le mie parole rischiano poi di essere strumentalizzate».

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