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Murelli (Lega): «No alla regolarizzazione di 600mila clandestini»

«Caos nel Governo dove il M5s litiga con il Pd. Per il lavoro in agricoltura, prima gli italiani, chi ha il reddito di cittadinanza e gli immigrati regolari che sono disoccupati»

«Il cortocircuito nel Governo è evidente: il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, Pd, dice sì alla regolarizzazione di 600mila clandestini per utilizzarli in agricoltura, mentre il capo politico del M5s, Vito Crimi, boccia la proposta affermando che “sicuramente la soluzione non è la regolarizzazione degli immigrati irregolari». 

Lo sostiene la deputata della Lega, Elena Murelli, la quale sottolinea come siano altre le soluzioni: «Prima andrebbe considerato per il lavoro in agricoltura chi ha un reddito di cittadinanza, poi si possono impiegare i tanti immigrati regolari senza lavoro. In ogni caso, credo siano tanti gli italiani pronti ad andare a lavorare viste anche le “rosee” previsioni economiche con il Pil che quest’anno precipiterà del 9,5%». 

Inoltre, scandisce Murelli «non sarebbe una soluzione per contrastare il lavoro nero. Noi da tempo proponiamo la reintroduzione dei voucher, sarebbe un’occasione di lavoro, anche se tempo determinato, per migliaia di persone. E in modo regolare». In questo quadro, poi, si inseriscono i dati sugli sbarchi di immigrati in Italia, durante l’emergenza coronavirus, «silenziati da questo Governo, che sono aumentati del 400%, secondo i dati di Frontex. Nel 2019, i numeri sono sul sito del ministero dell’Interno, ci sono stati 842 sbarchi, quest’anno siamo a 4.069 in quattro mesi».

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