Murelli rompe il silenzio, Cugini (Pd): «Non si può far finta di nulla sul bonus Covid»
La deputata della Lega (sospesa dal suo partito per la vicenda del bonus Inps) interviene sull’esito del Referendum e festeggia a Ferriere la vittoria di Oppizzi. Cugini (Pd): «Con che faccia si può tornare in pista facendo finta che non sia successo niente»
Lunedì ha commentato a caldo il risultato del Referendum. Martedì è apparsa pubblicamente a Ferriere per festeggiare il neo sindaco Carlotta Oppizzi, a capo di una lista civica che vedeva però la sua guida in quota Lega. La deputata podenzanese della Lega Elena Murelli, in seguito alle polemiche relative alla sua richiesta del bonus Covid per il lockdown, è tornata a farsi sentire in seguito a un lungo silenzio.
Dopo che il 12 agosto scorso lo stesso Matteo Salvini ha deciso per una “sospensione” della deputata valnurese dal Carroccio (promettendo di "non ricandidarla") Murelli non era più intervenuta per spiegare la sua posizione, neanche interagendo sui social. Poi, nelle scorse ore, è pervenuta alle redazioni una sua nota di commento all’esito del Referendum Costituzionale sul taglio dei parlamentari. Secondo Murelli, che ha comunque sostenuto il Sì al Referendum, «i lavori parlamentari saranno più complicati e il Parlamento sarà delegittimato. Se il M5s fosse coerente dovrebbe chiedere le elezioni, invece di puntare all’elezione del capo dello Stato. Parlano di contenere i costi – ha aggiunto - purtroppo è pronto un bando di assunzione di 300 funzionari che costeranno molto di più di quanto si risparmierà dal taglio dei parlamentari».
L'esponente del Carroccio ha poi partecipato ai festeggiamenti per la vittoria alle Amministrative di Ferriere. L’arrivo della parlamentare è stato così salutato da Paolo Scaglia, il candidato consigliere più votato. «Volevo ringraziare una persona che è qui tra noi – ha detto Scaglia, in procinto di tornare a essere il vicesindaco di Ferriere - che ultimamente è stata coinvolta in qualche polemica, però ci ha sempre aiutato ed è stata vicina a noi: l’onorevole Elena Murelli». «Sono onorata di essere qui – ha detto Murelli nella sala consiliare di Ferriere al microfono - questa vittoria alle Comunali è frutto del lavoro di squadra. Di questa comunità mi piace l’amicizia e il lavoro che in questi anni è stato portato avanti con Giovanni Malchiodi. Siete delle persone per bene, che con tanta onestà ci mettete impegno e la gente ha saputo riconoscerlo».
Murelli sembrerebbe tornata a essere protagonista della vita politica piacentina, senza aver ancora chiarito la sua posizione – o quantomeno senza aver toccato l’argomento che l'ha messa al centro dell'opinione pubblica, non solo piacentina – sulla richiesta del bonus Covid da 600 euro. Anche nella stessa Lega rimangono dubbi sull’esposizione mediatica della deputata, ancora prima di chiarire i contorni e i dettagli della vicenda che l’ha vista protagonista. La richiesta del bonus all'Inps non era un atto illegale, ma uan buona maggioranza dell’opinione pubblica ha condannato moralmente il gesto, vista la consistenza della busta paga di un rappresentante del Parlamento italiano. Il caso dei parlamentari che hanno richiesto il bonus ha infatti riempito le cronache politiche italiane per tutto il mese di agosto.
Anche il Partito Democratico si è accorto del “ritorno” in campo della deputata. «Le è tornata la parola. Non per chiedere scusa – scrive il capogruppo dem in città, Stefano Cugini, su Facebook - ma per forbite dissertazioni politologiche. Potevo capire trincerarsi nel più assoluto silenzio per la vergognosa figura di palta. Mi è invece impossibile comprendere con che faccia si possa tornare in pista facendo finta che non sia successo niente. Ma che tempi del menga».