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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

«Nel giorno del ricordo il patrocinio del Comune a una conferenza dalla dubbia imparzialità»

Il Comitato Norma Cossetto chiede spiegazioni al Comune di Piacenza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Il Comitato Norma Cossetto chiede spiegazioni al Comune di Piacenza (sensibile comunque alla questione, avendo accolto mesi fa la nostra richiesta di intitolare un parco a Norma Cossetto) in merito al patrocinio della conferenza online organizzata dall'Istituto di storia contemporanea di Piacenza (ex Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea). La discussione verterà su opere, tra gli altri, di autori ambigui sul tema delle foibe, come ad esempio Boris Pahor.

«Ci chiediamo come il Comune di Piacenza possa patrocinare una conferenza organizzata da un istituto palesemente sbilanciato a sinistra, il cui presidente è Bersani» esordisce in una nota il comitato. «Sinistra nota ad oggi per la resistenza ad aprirsi alla verità circa il tema delle foibe. Con tutte le associazioni esistenti che quotidianamente si dedicano alla ricerca della verità storica, riteniamo fuori luogo il sostegno istituzionale ad una conferenza equilibrata solo all'apparenza».

Continua la nota: «Dopo anni e anni di silenzio, tra negazionismo e revisionismo, ora siamo entrati nella fase di riduzionismo e gravissimo giustificazionismo, ove l'obiettivo è ridurre la pulizia etnica ai danni dei nostri connazionali italiani, a semplice normale reazione alle vicissitudini dell'epoca. Dunque, si tenta di omettere volontariamente il particolare dell'odio anti-italiano, asserendo che anche civili cetnici, croati e dissidenti politici slavi furono infoibati. Discorso corretto, ma a volerlo completare, bisognerebbe tenere conto che nelle zone italiane, furono trucidati anche partigiani comunisti italiani, confermando appunto la pregiudiziale etnica della violenza».

«La nostra richiesta al Comune di Piacenza, pertanto - chiude  - è quella di revocare il patrocinio all'evento, affidandolo magari per qualche iniziativa che non presenti ambiguità ed ombre circa la vera volontà di far chiarezza su un dramma italiano. Dramma che deve affrontare ancora troppe resistenze di negazionisti ed incivili, i quali ancora tentano di distorcere la realtà».

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