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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

«Nessuna decisione politica su piazzetta Plebiscito, vicenda strumentalizzata»

La maggioranza si difende in aula dagli attacchi di Rabuffi. Mancioppi: «Vicenda romanzata, uno dei tre tigli malati era caduto per la neve, sostituiti gli altri due»

Déhor del ristorante “Twin Fish” in piazzetta Plebiscito: Luigi Rabuffi, consigliere di “Piacenza in Comune”, non ritratta e, anzi, rilancia la sua polemica. Quella struttura al servizio del ristorante non può esistere. «La piazzetta – ha dichiarato il rappresentante della sinistra in Consiglio comunale - è dichiarata di interesse culturale. Tutto d’un tratto, nottetempo, sono statiLuigi Rabuffi-14 tagliati due tigli e spostate 5 delle 13 panchine. E poi, a ruota, è spuntato un déhor da 105 mq di ingombro. Chiediamo spiegazioni, serviva un percorso di partecipazione sull'installazione di quella struttura». Rabuffi aveva presentato una mozione al riguardo, bocciata dal centrodestra, appoggiata dal centrosinistra, con l’astensione di “Liberi” e di Andrea Pugni (M5s).

«Quello di piazzetta Plebiscito è un romanzo che sta vendendo copie - ha risposto l’assessore alla mobilità e al verde Paolo Mancioppi - e crea clamore sui social, ma non corrisponde alla realtà. Si sta cercando di fare un messaggio sbagliato. Le piante erano pericolose, una era crollata con la neve lo scorso anno. Le altre due le abbiamo sostituite adesso. C’erano 13 panchine, quasi sempre vuote o mal frequentate. Visto che sono di pregio, cinque le abbiamo spostate davanti alla scuola Mazzini, dove potevano essere più utili».

Critiche rispedite al mittente anche da parte di Giancarlo Migli, capogruppo di Fratelli d’Italia. «Qualcuno nel centrosinistra è innervosito dagli ultimi avvenimenti politici della sua parte. Si sta facendo confusione tra l’abbattimento dei tigli (che erano malati e pericolosi secondo le perizie e le documentazioni fotografiche) e la richiesta di un déhor presentata per il ristorante dal padre della consigliera regionale Katia Tarasconi». Migli ha ribadito ancora il concetto. «La data della richiesta di occupazione di suolo pubblico è il 5 luglio 2019. Di politico non c’è nulla, è stata rilasciata dal dirigente del Comune,Paolo Mancioppi-14 dopo un parere urbanistico del Comune e uno della Soprintendenza».

Non è d’accordo con questi principi Roberto Colla (Piacenza Oltre). «È una questione di natura politica, non solo tecnica. Il déhor cambia il volto di quella piazza, la politica c’entra eccome. L’Amministrazione doveva informare che intendeva togliere le panchine perché riteneva quella piazzetta un luogo di problemi di ordine pubblico. Questa è una sconfitta perché i cittadini mi chiedevano cosa è successo e non sapevo dare una risposta, nessuno ne sapeva niente».

Il Pd è intervenuto con il suo capogruppo, Stefano Cugini. «Perché allora sulla moschea o sui rivi urbani la politica era in disaccordo con le scelte dei dirigenti del Comune? Non sono d’accordo con Rabuffi sulla questione partecipativa, non si può coinvolgere la cittadinanza per ogni decisione di questo ente, però il discorso della riqualificazione della piazza è importante».

Mauro Saccardi (Misto) suggerisce cosa fare in quell'area. «Ci sono 16 tigli in quella piazzetta. Ce ne vorrebbero meno, disposti meglio e ben curati. Settant’anni fa, quando venne realizzata la piazzetta, la piantumazione dei tigli era regolare ed uniforme, quella confusionaria di oggi non ha senso». «La piazza funziona – è il parere del capogruppo della Lega Carlo Segalini - se viene vissuta dai piacentini. Ma da vent’anni è dimenticata dai cittadini, che non la frequentano».

«Il déhor – è l’intervento di Massimo Trespidi (Liberi) - ha ricevuto tutte la autorizzazioni del caso, come potrebbe la politica dire di “no”? Sarebbe un abuso. La piazzetta è mal frequentata e merita una riqualificazione. Quella installazione può concorrere ad una riqualificazione dell’area, allontanando chi oggi la frequenta, ovvero i “balordi”. La politica può fare la sua parte aggiungendo altre azioni al recupero della piazzetta». Favorevolissimo all’installazione Michele Giardino (Misto). «Uno, cento, mille gazebo per ravvivare la città. La Giunta potrebbe farci un parco giochi che riporti lì i bambini, i nonni, i genitori al posto dei parcheggi selvaggi».

«Sono uscite strumentalizzazioni – ha sottolineato Giorgia Buscarini (Pd) - su questa vicenda: l’autorizzazione per il déhor era stata chiesta nel 2019 al momento dell’apertura del locale, i tigli si sono ammalati negli ultimi tempi. E non ho mai sentito parlare di un percorso di partecipazione per un dèhor, che comunque è meglio dei parcheggi selvaggi o della mal frequentazione. Di certo questa iniziativa privata non può rappresentare l’unico atto di riqualificazione dell’area». Per Sergio Dagnino (M5s) le «riqualificazioni del passato non hanno funzionato». Fratelli d’Italia non ha dubbi. «È stata tutta una strumentalizzazione politica – ha rilevato Gloria Zanardi (Fd’I) -, e riteniamo sbagliato l’approccio da parte di Rabuffi nel presentare in aula la vicenda».

piazzetta Plebiscito 2021-2

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