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“NoixGazzola” all’Amministrazione: «Più rispetto e attenzione alle generazioni future»

L'intervento del gruppo consiliare di minoranza del comune di Gazzola

Il PSC ritorna ancora una volta in consiglio comunale a Gazzola. Steso oramai nel lontano 2012, le varianti si sono susseguite, fino alla recente intesa fra Provincia e Comune su alcuni “aggiustamenti” per far fronte da un lato a esigenze specifiche e singole di privati (da aree produttive a distributore speciale) e dall’altro a frazionamenti di aree, riduzioni e spostamenti di aree industriali o commerciali. «Come minoranza – fanno sapere in una nota - ricordiamo che in pieno centro del capoluogo ci sono già 22mila mq destinati a nuove case da anni, mai decollato. Eppure assistiamo impotente, come minoranza, alla concessione di nuove aree residenziali e industriali. Ringraziamo l’arch. Maria Teresa Bricchi, chiamata dalla maggioranza a rincorrere e a sistemare tutte le varianti in modo egregio,  ma soprattutto per aver migliorato tutta la cartografia relativa a tre tavole che sono, secondo NOIxGAZZOLA, fiori all’occhiello del territorio comunale e che la maggioranza non prende in considerazione: i 31 siti di interesse archeologico tutelato, le diverse aree di rispetto paesaggistico-residenziale adiacenti alle strade, le tante zone a verde che, insieme, creano un sistema-unicum della biodiversità da far invidia a tantissimi altri comuni italiani ben più dotati. Tutto dimenticato, nessun interesse…perché quello che contano sono solo le costruzioni edili, o peggio ancora le cave di ricerca ghiaia e inerti da recuperare, come le ferite al territorio agricolo che stanno nascendo lungo una delle strade più turistiche della provincia di Piacenza che unisce Rivalta (Trebbia) e Agazzano (Luretta). Oggi le varianti al PSC hanno validità di 15 anni, quindi si aggiunge cemento a cemento, in spregio degli indirizzi più restrittivi in arrivo da Bologna a fine 2017, e forse anche retroattivi per certi interventi.  Troviamo sbagliato forzare la mano gli ultimi giorni.

Meglio ristrutturare l’esistente che realizzare nuove ferite al suolo, portare via terreno agricolo fertile. Gazzola ha tutte le carte in regola per essere un grande territorio a vocazione turistica perché espressione del benessere, buongusto, buonv ivere dedicando spazi e emergenze al tempo libero. Gazzola sarà forse il comune di tutta la provincia di Piacenza che farà segnare nel 2017 il più alto incremento di arrivi di tutta la provincia di Piacenza grazie anche all’impegno di NOIperGazzola. NOIper Gazzola ha una visione diversa per lo sviluppo economico del comune: chiediamo di fermare la crescita e la proliferazione di nuove aree costruttive di interesse esclusivamente privato, di spianamenti di colline.

Cosa chiediamo: di intervenire a difendere i residenti di Tuna e Canneto che sono in balia e vicinissimi al mega-bitumificio di Pontenuovo, appena avviato, ma che muoverà annualmente 200-250.000 tonnellate di conglomerati per strade, pari a minimo 2000 camion l’anno.  Traffico, smog, particolato, pm10, idrocarburi in aumento possono creare danni alla salute: lo scopriremo fra 40 anni, ma NOIperGazzola non vuole essere coinvolta. Il futuro dei nostri figli ci sta a cuore: vogliamo che restino a vivere a Gazzola.  Tutto invece fa pensare che le cave siano le avvisaglie per costruire 10 km di superstrada Pedoappenninica che unisce Pontenuovo a Agazzano, tagliando fuori il già depresso capoluogo. Un danno irreparabile che risulta chiaramente agli atti del PSC approvato dalla maggioranza, mai rifiutato. Due anni fa, non ancora insediato, il Sindaco in carica dichiarò pubblicamente alla stampa locale: “Questa amministrazione conosce e vive il territorio avendo a cuore la salvaguardia dell’ambiente, ma avendo anche la consapevolezza di dover sostenere uno sviluppo del territorio con buon senso e rispetto del bene comune”. No comment, lasciamo ai gazzolesi meditare». 

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