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«Non siamo una minoranza, Piacenza vuole respirare»

Il comitato “Basta logistica” insieme a Legambiente, dopo il sit in, ribadisce il suo impegno per sensibilizzare la popolazione sui possibili sviluppi dell’area est di Piacenza

Il Comitato di Cittadini “Basta logistica – Piacenza vuole Respirare” e Legambiente esprimono grande soddisfazione per il successo e l’interesse, oltre le più rosee aspettative, registrato in occasione del sit in “Accendi la speranza per una Piacenza più vivibile” andato in scena sabato 22 dicembre davanti al Liceo Scientifico Respighi a Piacenza. Iniziativa che, sebbene in periodo Natalizio, ha visto l’adesione di oltre 200 cittadini, tutti uniti nel chiedere a gran voce uno sviluppo diverso per la città di Piacenza, in discontinuità con le ricette fatte di eccesso di cementificazione ed inopinata espansione logistica degli anni passati e recenti. Uno slogan “Accendi la speranza per una Piacenza più vivibile” che, complice il periodo pre-festivo, è riecheggiato più volte durante il sit in e che si è poi materializzato nella accensione di un grande e meraviglioso cuore illuminato da tante luci a simboleggiare l’inizio di una speranza nuova per Piacenza e i suoi abitanti.

«Come organizzatori – spiegano il comitato e Legambiente - si è colta l’occasione per sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza circa i futuri possibili sviluppi dell’area est di Piacenza (Le Mose, Montale, Borghetto, Roncaglia), già duramente impattate dalla presenza dell’attuale Polo Logistico, vari insediamenti industriali inquinanti, un inceneritore e una arteria autostradale. Sviluppi che, al di la delle timide smentite di alcuni, prevedono una espansione dell’area logistica per oltre 1,3 milioni di metri quadrati e di cui l’area ex-Mandelli a Roncaglia appare solo un primo tassello. Nel ribadire con forza il “no” dei Piacentini a qualunque un’ulteriore espansione della Logistica a Piacenza, che basta logistica legambiente-2aggraverebbe l’impermeabilizzazione del suolo e continuerebbe a sottrarre fertili terreni agricoli, si è invece rivendicato il diritto alla tutela della salute, chiedendo di non aggravare l’inquinamento atmosferico, già a livelli di record mondiale, attraverso azioni concrete e misurabili per migliorare la qualità dell’aria. Un solo grande no insieme a tanti sì! Sì per una città maggiormente attenta alla qualità della vita, ad un reale sviluppo economico che faccia leva sulle eccellenze manifatturiere e soprattutto agricole, a lavoro più qualificato e qualificante, risolvendo le criticità anche sociali che l’attuale sviluppo della logistica ha invece portato con sé. Tanti sì con i quali organizzatori e cittadini hanno voluto rispondere allo stucchevole ritornello che certe forze locali, a cominciare da Confindustria Piacenza, continuano a ripetere come un mantra, accusando i cittadini, Associazioni ambientaliste e i comitati in particolare di essere minoranze rumorose per il no». Una cosiddetta “minoranza rumorosa” che ha invece saputo dimostrare di non essere così tanto minoranza, lanciando un appello e un segno di speranza per Piacenza e i suoi abitanti. Una maggioranza di persone attive, partecipi e attente agli interessi primari dei cittadini e delle future generazioni. Basta logistica è più che una legittima richiesta, è un augurio di fine anno per un futuro migliore per tutti».

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