Nuova rete idrica di Quartazzola: «La giunta autorizza ancora prima di approvare la variante»
Interrogazione a risposta orale urgente del consigliere comunale di Forza Italia Maria Lucia Girometta condivisa da Tommaso Foti (Fratelli d’Italia)
Premesso che
Lungo il Trebbia è presente l’importante abbazia di Quartazzola sorta nel 1142 col nome di San Salvatore di Trebbia per volontà del vescovo di Piacenza Arduino, che aveva concesso ai monaci benedettini di Santa Maria in Pulsano un’area nei pressi di un ponte sul Trebbia. Nel 1192, una ventina di anni prima che l’abbazia passasse ai Cistercensi di Chiaravalle che la tennero con il nome di Santa Maria fino al 1810, un diploma di Enrico VI indica i confini all’interno dei quali non si potevano costruire abitazioni per rispettare il “desertum” che circondava il monastero. Augusto avrebbe quindi prolungato la via Aemilia di una tappa, inglobando nella strada di Lepido un tratto della Postumia, che evidentemente aveva già perso in questo periodo la sua originaria unitarietà.
Premesso altresì che:
La ditta Erigenda Srl con nota prot. n° 28304 del 1° aprile 2016 ha presentato richiesta, ai sensi dell’art. 48.03 del PRG 2001 e dell’art. 191 del RUE vigente, di cambio di destinazione specifica da Insediamento agricolo a Insediamento non agricolo dei fabbricati che compongono il nucleo denominato Abbazia di Quartazzola, in Piacenza, località Quartazzola;
La ditta Erigenda Srl è in parte proprietaria (particelle individuate al Catasto…) e in parte promissoria acquirente con delega espressa per la richiesta di cambio di destinazione (particelle individuate al Catasto Terreni al Foglio N° 58 mappali n°… e al Catasto Fabbricati al Foglio N° 58 mappale n° …) degli immobili in richiesta, come risulta dalla documentazioni agli atti dell’ufficio;
ll Piano Regolatore Generale 2001 classificava gli immobili “Edifici esistenti nel territorio extraurbano: Insediamento agricolo di interesse storico architettonico”;
Il PSC (Piano Strutturale Comunale) vigente classifica gli immobili “Territorio rurale”;
Il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) vigente classifica gli immobili come
“Territorio rurale: Insediamento agricolo di interesse storico architettonico”;
Il nucleo aziendale, per quanto classificato come unitario dagli strumenti urbanistici, si compone di due parti distinte, una moderna ancora a servizio di un fondo agricolo, e una antica, denominata Abbazia di Quartazzola;
L’ex-abbazia di Quartazzola è sottoposta alle disposizioni del D.Lgs. N° 42/2004
Codice dei beni culturali e del Paesaggio, a seguito del decreto del Ministro per i Beni culturali e ambientali 9 ottobre 1979;
Gli immobili, per dichiarazione dei richiedenti, non sono funzionali alla conduzione del fondo agricolo di riferimento;
l’art. 191 delle Norme del RUE vigente, prevede che, in caso di cessazione
dell’attività agricola, l’interessato avente titolo possa richiedere al Consiglio comunale di attribuire al nucleo rurale la destinazione di Insediamento non agricolo;
in data 11 luglio 2016 il Consiglio Comunale ha approvato il cambio di destinazione specifica da Insediamento agricolo a Insediamento non agricolo ai sensi dell'art. 191 del RUE vigente, della parte di insediamento rurale denominato Abbazia di Quartazzola, sito in Piacenza, località Quartazzola, nella disponibilità della ditta Erigenda Srl;
Appurato che
la Giunta Comunale, con atto n°178/2016 del 26.05.2016, in merito alla realizzazione dei lavori di ampliamento della rete dell'acquedotto nella località Vallera-Quartazzola ha incaricato la soc ErigendaSrl;
il percorso della nuova linea idrica dovrà seguire ed occupare il tracciato di Strada di Quartazzola dall'intersezione con Via Palatucci fino alla lottizzazione Quartazzola;
Poichè
appare quanto meno irrituale che la Giunta Comunale ben prima dell'approvazione della variante più sopra indicata dal Consiglio Comunale abbia autorizzato un ampliamento della rete acquedottistica d'interesse e d'utilizzo proprio da parte della Erigenda Srl;
Chiediamo all’Assessore competente
se non ritiene che la delibera della Giunta comunale n.178/2016 rappresenti un'anticipazione di volontà altrui, atteso che la competenza per l'approvazione della variante compete al Consiglio Comunale, censurabile sotto più profili. le ragioni di fatto e di diritto a sostegno della predetta delibera della giunta Comunale.
L’Urgenza è motivata dalla poca trasparenza e dalla pretesa di una risposta esaustiva a breve termine.