Nuovo ospedale alla Farnesiana, l’opposizione non partecipa al voto: «Scelta non condivisa»

Anche Mauro Monti (Liberi) ha criticato tutto il percorso. «Poca gente sta assistendo a questo Consiglio – ha dichiarato al microfono Monti -, lascia intendere che questa seduta che si vorrebbe vendere come “storica”, forse non lo è. Questa seduta non decide nulla, ma ratifica scelte già prese. Il sindaco ha rimpallato le obiezioni di questi giorni, ma non ha spiegato le ragioni della scelta dell’area 6. La decisione di oggi è stata assunta altrove, infatti il clima è dimesso in questo dibattito. Ci sono consessi di maggiorenti che tirano le fila della coalizione che governa la città. E i membri della maggioranza sembrano solo aderire. Anzi, non ha deciso neanche la Giunta: infatti nessun assessore, neanche la Opizzi all’urbanistica, ha espresso un suo parere in questi mesi sull’area migliore. Non ho sentito neanche l’assessore al centro storico: che cosa dice sul fatto che si svuoterà di più il centro di Piacenza per trasferirsi oltre la tangenziale?». Monti ha invitato a pensare al casello di Piacenza Sud, che è un imbuto già in questo momento.

«Toni offensivi nei nostri confronti - ha esternato Sergio Dagnino del Movimento 5 Stelle - i capogruppo del centrodestra ci hanno accusato di essere “irresponsabili”. Non lo accetto, non ne sappiamo meno su questa pratica rispetto ai consiglieri del centrodestra. Il tavolo è stato utile, ma il centrodestra a un certo punto ci ha chiesto a noi, che siamo all’opposizione, di fare la prima mossa e indicare l’area migliore. È lì che ci siamo irrigiditi e abbiamo preferito non collaborare. Peccato, abbiamo perso la possibilità di offrire alla città un confronto alto, ampio».

«Questa maggioranza, di fronte alle grandi sfide – ha sottolineato Gianluca Bariola (La Pc del futuro) - temporeggia, questo è l’atteggiamento che ho notato. Un’idea chiara bisogna averla, mica aspettare la mossa degli altri. Una direzione, dovete darla». «È stato un percorso poco partecipato – è l’opinione di Giulia Piroli (Pd) - con un metodo e alcuni passaggi procedurali non condivisi. È stata una scelta nel deserto, senza coinvolgere i piacentini. La Pertite era la soluzione migliore: 270mila metri quadrati da gestire sono troppi per destinarla tutta a parco. Molti aspetti urbanistici sono stati sottovalutati, non prendendo in considerazione come sarà la viabilità tra dieci anni, non essendo ancora pronto il Pums (piano urbano di mobilità sostenibile, nda)».

«Su partite così complesse – è il pensiero di Massimo Trespidi (Liberi) - un percorso del genere (che ha visto pesanti ritardi dell’Ausl nel rispetto delle tempistiche) dovrebbe avere pratiche chiare e trasparenti, per arrivare a una delibera inattaccabile. Questa andrebbe migliorata, arricchita di date e firme dei dirigenti. È sbagliato dire che si tratta di una scelta politica, visto che stiamo parlando di “criteri di urbanizzazione e viabilità”. Non ci sono documenti forniti dai tecnici e dirigenti comunali, solo uno di loro ha siglato gli atti». Trespidi ha passato in rassegna tutto l’iter, che sarebbe mal descritto nella delibera e con diverse inesattezze formali e sostanziali. «Ora si chiede al Consiglio comunale di metterci la faccia su una decisione tecnica. Non si chieda all’opposizione di ratificare decisioni prese da altri e a Bologna».

Ai consiglieri d’opposizione ha provato a replicare il sindaco. «No, sono convinta che è stata l’opposizione a perdere – ha detto Patrizia Barbieri - un’occasione di confronto. Ho sempre informato del percorso e mi sono sempre dichiarata favorevole al nuovo ospedale, ma a “certe condizioni”. Stiamo seguendo le stesse procedure del nosocomio di Cesena. Non accetto allusioni a comportamenti poco trasparenti della maggioranza. Potremmo sbagliare valutazioni, ma da qui a parlare di correttezza…Questa proposta dell’area 6 è nell’interesse esclusivo dei cittadini».