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Il dibattito

Nuovo ospedale, Barbieri: «Cambiare area ci sta costando tempo e soldi»

Botta e risposta tra l’ex sindaco e l’attuale primo cittadino. Barbieri: «Avete bloccato tutto, l’area 6 era pronta». Tarasconi: «Due ricorsi pendenti, si sarebbe perso tempo. A maggio lo studio di pre-fattibilità»

A poche ore di distanza dal dibattito pubblico sul nuovo ospedale, lo stesso tema è stato affrontato anche in Consiglio comunale, durante la discussione sugli emendamenti al bilancio. L’ex sindaco Patrizia Barbieri ha definito il cambio dell’area, dalla numero 6 (scelta dal Consiglio quando era a maggioranza di centrodestra) alla 5 (caldeggiata dell’attuale dell’Amministrazione di centrosinistra), «uno scherzetto che ci è costato tempo e 194mila euro di studio di pre-fattibilità».

Per Barbieri a quest’ora, se si fosse proseguito il percorso avviato nel suo mandato, si sarebbe arrivati alla gara per la progettazione definitiva dell’opera nei pressi del carcere delle Novate. «No, sull’area 6 pendevano due ricorsi, si sarebbe bloccato tutto ugualmente», ha risposto il sindaco Katia Tarasconi, ricordando che a maggio l’Ausl renderà noto lo studio di prefattibilità che metterà a confronto le due aree. «Noi volevamo rispettare l’agenda 2030 e non consumare suolo agricolo. Inoltre i tecnici mi riferiscono che il rischio idrogeologico delle due aree è simile, ma i costi per arginare i problemi sono molto diversi», ha aggiunto il primo cittadino.

Non concorde Barbieri. «Chi ha proposto quei ricorsi sa già di perderli, tanto che non c’era una richiesta di sospensiva. Potevamo benissimo procedere con il nostro percorso, non avremmo aspettato degli anni per arrivare all’ultima sentenza. E vedrete che sull’area 5 arriveranno molti più ricorsi». «Questo studio di pre-fattibilità slitta nel tempo, doveva essere pronto a gennaio, poi a febbraio, ora si parla di maggio», ha aggiunto Luca Zandonella (Lega).

Fd’I tramite Gloria Zanardi ha invece chiesto un cronoprogramma certo del trasferimento dall’ospedale di via Taverna a quello nuovo e rifunzionalizzazione degli spazi attuali, in modo da informare chiaramente tutta l’area commerciale del centro storico strettamente legata al destino della struttura ospedaliera. «Le operazioni che l’Ausl farà sul “Guglielmo Da Saliceto” dipendono anche dal loro bilancio, noi identifichiamo gli usi e i fini, ma i beni non sono nostri, non possiamo indicare noi date certe», la replica dell’assessore all’urbanistica Adriana Fantini. «Nei prossimi anni dovremo tutti impegnarci per decidere il futuro di via Taverna», è l’auspicio di Zandonella.

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