Nuovo ospedale, Foti attacca i 5 Stelle: «Utilizzano le stanze del Ministero per una riunione di partito»
Il deputato: «Senza vergogna». E sulla rissa verbale tra il grillino Pugni e i colleghi di Fratelli d’Italia: «Vero, ci incontrammo con lui per sondarlo: disse che il nostro era il miglior gruppo consiliare»
IL CASO PUGNI-FRATELLI D’ITALIA
Alla nota del parlamentare piacentino segue quella che lo stesso definisce «un addendum volto ad evitare distorte interpretazioni» sul caso Pugni. Scrive Foti: «L' interrogazione presentata nei giorni giorni scorsi viene diffusa sommariamente ora, a seguito del positivo vaglio di ammissibilità del Presidente della Camera e, quindi, della sua pubblicazione. Tanto rilevo non avendo la stessa alcuna attinenza con gli interventi, istituzionali e mediatici, di questi giorni del consigliere Andrea Pugni. Al riguardo di questi ultimi:
A) ho avuto io un incontro di natura politica con il consigliere Pugni volto ad accertare, così come ho fatto e sto facendo con altri amministratori, il livello di gradimento - o meno - di Fratelli d'Italia;
B) essendo stata richiesta da Pugni la massima riservatezza al riguardo, come si conviene alle persone per bene, così è stato fatto;
C) avendo Pugni deciso ora di rilevare parte del contenuto dell'incontro, aggiungo - senza tema di smentite - che, al di là delle valutazioni sulla mia persona, egli disse che quello di Fratelli d'Italia era “il migliore gruppo consiliare del comune di Piacenza”. Un giudizio opposto a quello che scaturisce da sue recenti affermazioni rivolte allo stesso gruppo, i cui componenti sono stati tacciati ora di dire “stupidate”, ora “di non capire una mazza”, ora di avere fatto “il salto della quaglia”;
D) l'incontro ha avuto, come detto, contenuti meramente politici e così non avrebbe potuto che essere, avendo Fratelli d'Italia da offrire solo una battaglia ideale, lasciando ad altri il malvezzo di offrire o richiedere poltrone, da conseguire in ambito istituzionale come nel mondo del lavoro;
E) l'incontro in questione non ha avuto più alcun seguito, fatta eccezione per la volontaria, ancorché gradita, partecipazione di Pugni ad una pubblica manifestazione di Fratelli d'Italia;
F) mi auguro che Pugni non si senta offeso da questa mia precisazione e/o dall'interrogazione che, da parlamentare senza vincoli di mandato, ho presentato. Se così dovesse essere vorrà dire che me ne farò una ragione. In conclusione, già tutto aveva detto e previsto il popolano Trilussa nella sua poesia "crisi de coscenza"».