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Giovedì, 25 Aprile 2024
Nuovo ospedale

«Nessuna forzatura, ma è meglio costruire il nuovo ospedale all'interno della tangenziale»

Parla Giorgio Braghieri, presidente dell'Opera Pia Alberoni, proprietaria di entrambe le aree: «L'ultima stima su Podere Cascine è di 28 euro al metro quadrato, il costo dell'area potrebbe essere sui 4,5 milioni di euro»

«Con l’Amministrazione Tarasconi non abbiamo ancora parlato del nuovo ospedale. Forse, a breve, ci sarà un primo incontro. Abbiamo saputo che hanno commissionato all’Ausl di realizzare un nuovo studio di fattibilità che metta a conGiorgio Braghieri giusto-2fronto le due aree. Attendiamo». Giorgio Braghieri, dal 2013 presidente dell’Opera Pia Alberoni, proprietaria di entrambe le aree, esprime le sue riflessioni sulla delicata “partita” del nuovo nosocomio. Se ne parla dal 2015, ma dopo sette anni non c’è ancora nulla di definitivo, nemmeno sulla scelta dell’area, dopo che la nuova Giunta ha rimesso in discussione tutto: dall’area 6 oltre la tangenziale scelta dal centrodestra si sta virando verso l’area 5 dentro il tracciato. Il quartiere è lo stesso: la Farnesiana.

  • Braghieri, innanzitutto facciamo chiarezza. L’Opera Pia possiede entrambe le aree?

Dell’area 5 siamo quasi interamente proprietari, tranne un “angolino” di 20mila mq. L’area 5 è un podere (“Podere Cascine”) inglobato dalla tangenziale, sempre coltivato. Nell’area 6 la proprietà è divisa tra i nostri terreni (coltivati dalla cooperativa “Gli Spinoni”) e quelli di un’azienda agricola di una famiglia.

  • L’area 6 scelta ai tempi dell’Amministrazione Barbieri non va bene?

Abbiamo sempre sostenuto che non fosse giusto spingere la città fuori dalla tangenziale. Perché costruire fuori, quando al suo interno c’è spazio? La tangenziale è un po’ una barriera, come diversi secoli fa erano le mura farnesiane. E poi non si possono sottovalutare i problemi idraulici.

  • Tutti i tecnici ed esperti coinvolti hanno negato rischi idraulici nell’area 6.

Mah, gli esperti si sono pronunciati fino ad un certo punto, non si tiene conto del clima di questi tempi. Cosa ci aspetta il futuro? Il clima cambia, non possiamo sapere, non si può rischiare di costruire in un’area che presenta possibili rischi legati agli allagamenti. C’è poi un altro discorso: perché sacrificare coltivazioni biologiche messe a dimora 20-25 anni fa?

  • La precedente maggioranza sosteneva: per un nuovo ospedale si può sacrificare…

Sacrificherei se fosse proprio l’unica opportunità, ma non lo è. L’area 5 dal 2002 è classificata come “edificabile”: in vent’anni abbiamo speso più di 800mila euro tra Ici e Imu. L’Opera Pia nel corso degli anni ha presentato diverse manifestazioni d’interesse sul futuro di quei terreni. Qua si poteva costruirci una casa di riposo, oppure una struttura sportiva come il nuovo stadio, visto che da tempo si sostiene che il “Garilli” sia vetusto e non adatto. Insomma, l’area 5 è adatta per interventi di carattere pubblico. Ma l’Amministrazione Barbieri non ci ha mai dato risposte.

  • Perché l’area 5 sarebbe migliore?

Ha le dimensioni giuste e come viabilità è ben servita. Su un lato ha la Farnesiana, c’è via Bubba collegata con corso Europa. E poi la tangenziale: più servita di così… Ci sono i 160-180mila mq necessari per costruire il nuovo ospedale.

  • Parliamo di cifre. L’area 5 di Podere Cascine quanto potrebbe costare?

L’ultima perizia sull’area 5, di quattro-cinque anni fa, indicava un costo di 28 euro al metro quadrato. In un certo periodo la valutazione toccava anche i 42 euro. Ne faremo una aggiornata ai tempi nostri. Se fosse confermata la stima di 28 euro, considerando un’area di 160mila mq, stiamo parlando di 4 milioni e 480mila euro.

  • E l’area 6, invece?

Non c’è mai stata una valutazione, perché bisognerebbe tenere in considerazione le coltivazioni biologiche. Il valore agricolo è di 3500-4000mila euro a pertica, però c’è attualmente un ricorso in ballo, gli Spinoni chiedevano di non considerarlo - in caso di esproprio - alla stregua di un qualsiasi terreno agricolo, vale di più. Comunque il nuovo ospedale costerà più di 200 milioni di euro, non guarderei – come metro di valutazione determinante - ad una differenza di un paio di milioni tra le due aree.

  • Diversi piacentini confondono l’Opera Pia Alberoni con la Diocesi e non apprezzano il coinvolgimento in eventuali trattative…

L’Opera Pia Alberoni non è la “Chiesa” o la “Diocesi”, chiariamolo. Siamo una fondazione privata che invia correttamente i suoi bilanci in Regione. Bilanci consultabili da chiunque e che raccontano di una realtà che ogni anno gestisce circa 2 milioni di euro di entrate e uscite, ma che deve far fronte a 400mila euro di tasse. E il solo mantenimento del Collegio Alberoni costa tra gli 800mila e 900mila euro all’anno.

  • Ora attendete la prima mossa delle istituzioni…

Sì, l’Amministrazione prenderà l’iniziativa, aspettiamo di sapere cosa propongono. Noi non facciamo forzature. Se l’ospedale nuovo si vuole fare bisogna cercare di arrivare presto ad assumere le iniziative giuste, riportando l’argomento in Consiglio comunale, prendendo le decisioni migliori per Piacenza, anche per decidere cosa fare del Polichirurgico attuale e degli edifici storici e vincolati di quello antico. Il progetto di base di costruire un nuovo ospedale a piastra centrale con quattro torri - sulla scia di quello realizzato a Bergamo – è comunque replicabile anche nell’area 5.

nuovo ospedale area 6 vs area 5-2

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