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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

«Nuovo ospedale, perché andare oltre il limite della tangenziale?»

L'intervento dell'ex consigliere comunale di Piacenza Vincenzo Zanelletti

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Vincenzo Zanelletti, ex consigliere comunale di Piacenza, in passato esponente della Lega Nord.

«Dare inizio alla costruzione di un nuovo ospedale è certamente alquanto complicato infatti già l'individuazione dell'area ha richiesto tempi importanti. Sorprendente è che chi mette a disposizione le aree valutando ciò che è meno oneroso per la comunità attraverso valutazioni di buon senso contrasta con chi si è sbilanciato scegliendo altre strade. Il dottor Braghieri, responsabile dei beni dell'Opera Pia, ha ragione in quanto tutta la viabilità entro la tangenziale è prima di tutto un completamento urbano con vari accessi esistenti, come ha ragione in quanto alla comunità

il costo risulterebbe molto inferiore. In secondo luogo se la tangenziale è una sorta di limite per la cementificazione di campi produttivi per l'agricoltura, perchè sfondare il limite quando l'edilizia non è in crisi per mancanza di aree, ma per la semplice ragione che pochi cercano una nuova abitazione. Parlano chiaro le migliaia di case sfitte o invendute in Piacenza, come parla chiaro una pianura padana largamente cementificata tanto che per nutrirci siamo costretti ad importare prodotti scadenti rinunciando ai nostri di ottima qualità. Ma la storia dell'ospedale nuovo non è solo il primo passaggio di dove farlo bensì del perchè farlo o perchè farlo in un certo modo o di certe dimensioni, di capienza ecc.

La prima domanda che ci si pone è come mai l'ospedale esistente è accreditato di 552 posti letto ed il nuovo si è dichiarato di farlo di 482. Ogni piacentino ha fatto esperienza sia sull'attesa del pronto soccorso come la difficoltà di essere ricoverato in quanto l'ospedale sempre strapieno, ecco che allora ci si domanda la ragione per cui lo si debba diminuire di 70 posti letto, forse perchè si intende riutilizzare la clinica Belvedere che all'incirca potrebbe riequilibrare i numeri? Purtroppo nella lista delle vendite delle proprietà della sanità piacentina compare la voce di circa 3 milioni di euro derivanti dalla vendita di proprietà non specificate che però potrebbero coincidere proprio con quella clinica dismessa e pagata ai tempi 7 miliardi di lire che tradotto in euro coincide coi 3 milioni. Queste sono supposizioni regolamentate dai numeri ed a proposito di numeri ci viene da pensare che l'ospedale potrebbe anche non costare nulla se invece di sentire affermazioni sconcertanti sull'ipotetico museo nel vecchio nosocomio si prendesse in considerazione il costo delle lunghe degenze post-operatorie che se invece di essere un costo secco e costante per pagare cliniche private si prendessero gli stessi soldini per accendere un mutuo e autofinanziare il nuovo ospedale. La stessa cosa potrebbe valere se il nuovo ospedale invece di 482 posti letto lo si erigesse con una capienza di 750 posti letto perché ugualmente il nuovo ospedale si autofinanzierebbe con la minor spesa verso il privato. Vorremmo far presente che il 30% di volumetria aggiunta non corrisponde al 30% di costi superiori in quanto il cantiere con gru, impianti di betonaggio ecc. sono comunque presenti ed il fare solai, muri ecc. in più non corrisponde ad una nuovo corpo di fabbrica con nuovo cantiere. Ci piacerebbe che qualcuno rispondesse a questi quesiti in quanto al di là del continuo tamburellare di una sanità che si sta spostando verso il privato, il pubblico o chi lo governa, ci delucidasse anche su questi numeri: centinaia di milioni o costo zero. E' lecito chiedere?».

Vincenzo Zanelletti

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