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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Nuovo ospedale, presentato un ricorso contro la scelta dell’area

“Gli Spinoni”, Geocart e Opera Pia Alberoni si rivolgono al Tar contro la decisione del Comune di costruire il nosocomio nell’area 6 alla Farnesiana. Braghieri: «Così vengono sacrificate le coltivazioni biologiche. L’area 5 è migliore»

È stato presentato un ricorso al Tar di Parma contro la riclassificazione dell’area 6 che ospiterà il nuovo ospedale di Piacenza. La macroarea oltre la tangenziale, in zona Farnesiana, vicino al carcere delle Novate, è stata scelta dal Comune di Piacenza dopo una lunghissima fase di stallo. A presentare il ricorso nei confronti dell’area agricola sono i soggetti maggiormente coinvolti dalla sua trasformazione: l’azienda agricola “Gli Spinoni” che qua coltiva i terreni, la cooperativa sociale Geocart che è coinvolta da queste attività e il proprietario dei terreni, l’Opera Pia Alberoni. Si contesta la legittimità della decisione, in contrasto con il consumo di suolo e i possibili rischi idraulici (smentiti dal progetto di fattibilità dell'Ausl).

«Ci siamo associati all’azienda agricola “Gli Spinoni” – chiarisce Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni - e alla cooperativa sociale “Geocart” abbinata all’azienda in questo ricorso, che non richiede però una sospensiva, che hanno promosso attraverso uno studio di avvocati di Parma. Loro si sentono danneggiati in questa decisione che coinvolge la loro azienda agricola biologica e noi condividiamoGiorgio Braghieri giusto-2 l’istanza. Si potevano prendere in considerazione altre aree senza sacrificare la coltivazione biologica che prosegue da vent’anni in quest’area, che sarebbe compromessa definitivamente. Infatti anche le associazioni agricole hanno manifestato il proprio sostegno nei confronti di queste attività».

Quindi vorreste che l’area rimanesse com’è? «Non c’è solo l’interesse economico in ballo – aggiunge Braghieri. Si tratta di preservare un’area verde agricola alle porte di Piacenza, una città che sappiamo avere problemi di inquinamento. C’è poca attenzione al verde, così andremmo a sacrificare altre aree, anzi, si sacrificherebbe l’area di un’azienda che ha piantumato sempre più alberi».

L’Opera Pia Alberoni era proprietaria anche di un’altra area che è stato in lizza per ospitare il nuovo ospedale. L’area 5, all’interno del percorso della tangenziale. «Noi volevamo trattare con il Comune, ma non siamo mai stati chiamati ad un tavolo con l’Amministrazione per discutere della nostra disponibilità. La voce dell’acquisto del terreno è molto limitata rispetto all’operazione intera, che ora ha toccato i 240 milioni di euro».

L’area 5 è la migliore? «Se rimaniamo all’interno del perimetro della tangenziale – replica Braghieri - è meglio, senza dover trasformare il sistema viabilistico cittadino e il trasporto pubblico, per costruire fuori. Ma sia chiaro, c’erano altre ipotesi credibili oltre all’area 5. Purtroppo l’Amministrazione ha scelto la numero 6, una scelta mal governata, molto contestata dall’opinione pubblica e da alcune categorie (come quella agricola) e anche dalle categorie professionali».

nuovo ospedale Farnesiana-2

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